lunedì 17 giugno 2019

Consigli per un week end a Praga


Sono appena tornata da una gita a Praga e non posso dire di essermi risposata in quanto ho girato come una forsennata, per riuscire a vedere tutto ciò che mi ero prefissata, in compenso sono molto soddisfatta.

Si tratta di una città moderna, al passo con i tempi, piena di servizi e anche ricca di storia; per finire in bellezza, i prezzi sono accessibili e il cibo ottimo. C'è da dire, però, che io ho visitato solo il centro nevralgico del turismo praghese: Mala Strana, Nove Mesto e Stare Mesto, quindi non so se anche i quartieri periferici e le altre città della Repubblica Ceca siano altrettanto accoglienti. Al fine di dissipare questi miei dubbi occorrerà un altro viaggio, ma per il momento, mi limito a darvi dei consigli su come girare al meglio le zone di Praga che ho visitato.

Si solito, prima di partire per qualsiasi viaggio, ricerco su guide e in rete, tutte le informazioni di cui avrò bisogno per vivere senza stress la mia vacanza ma non posso prevedere tutto, quindi, quando partite sappiate che una volta giunti sul luogo scoprirete sicuramente altre cose da fare e da vedere.

Come arrivare

L'aeroporto di Praga è molto grande e moderno servito da differenti compagnie aeree quindi troverete, senz'altro, dei voli che partono dalla vostra città o da località vicine. Dall'Italia giungerete al Terminal 2, dedicato alle partenze e agli arrivi per stati facenti parte dell' accordo di Schengen. Per raggiungere la città dovrebbe esserci uno shuttle, ma non avendolo trovato  ho scelto l'opzione B: autobus 119 che passa ogni 5 minuti e si ferma proprio davanti al terminal, questo vi porta alla fermata della metro verde: Nádraží Veleslavín. Da qui dirigetevi  verso Depo Hostivar e dopo 6 o 7 fermate raggiungerete il centro.
Vi consiglio, prima della partenza, di stampare una mappa della metro e, se la trovate, anche una dei tram che si equivalgono alla metropolitana per velocità, ma camminano sopra alla terra.
Vi rimando al capitolo dedicato per quanto riguarda il costo dei biglietti e come gestire le corone.

Cosa visitare

Qui di seguito i luoghi che ho deciso di vedere assolutamente, li ho divisi per quartiere e ho scelto quelli più in linea con i miei interessi

Mala strana - Piccolo quartiere

Mala Strana è un quartiere caratteristico collegato, tramite il ponte Carlo, alla città vecchia,(Stare mesto), l'attrattiva principale è il castello che si trova su un'altura, infatti domina tutta la città. Anche se ha questo nome, in realtà, non è propriamente il castello che tutti ci immagineremmo, con guglie, feritoie e ponti levatoi, ma si tratta più che altro di una città fortificata, con vari luoghi d'interesse al suo interno. È una meta molto turistica e si può raggiungere sia in metro, dalla quale si devono fare circa 600 metri in salita per raggiungere l'ingresso, o con i più comodi tram 22 e 23, ma anche altri numeri che ora non ricordo, questi vi lasciano proprio davanti ai controlli e vi permettono di fare anche un giro molto suggestivo, attraversando parchi e strade caratteristiche.


Per entrare occorre passare attraverso dei metal detector e vi ritroverete in ampi spazi accessibili gratuitamente, se volete, però, entrare a visitare i singoli edifici, che sono ben 10, dovete fare il biglietto. Potete scegliere quelli combinati o quelli singoli. Io ho optato per l'opzione A, ma anche quella B è molto valida, questi hanno il costo rispettivamente di circa 12 e 10 euro, valgono per 2 giorni consecutivi e permettono l'ingresso in ogni edificio una volta solamente. 

I luoghi da visitare sono:
  • cattedrale di san Vito, un'immensa chiesa gotica con vetrate colorate, davvero bellissima. A me è successo di trovare fila per entrare ma non fatevi scoraggiare, questa scorre velocemente.
  • Vicolo d'oro, una vietta piena di case colorate in miniatura. Prima era la sede dei tiratori scelti ma poi è diventato il posto che ospitava gli orafi, da qui prende il suo nome. Su una casetta azzurra troverete una targa, qui visse Kafka per un periodo della sua vita. Anche se si stratta di un posto caratteristico ora è estremamente commerciale perché ogni abitazione ospita un negozio.
  • Antico palazzo reale dove vedere vari ambienti alcuni dei quali spogli.
  • Museo della storia del castello, molto interessante, ripercorre la storia del sito dove sorge il castello dall'epoca preistoria a oggi; è ricco di reperti e oggetti caratteristici di ogni epoca.
  • Basilica di san Giorgio, una piccola chiesetta, in confronto all'imponente san Vito, che ospita le reliquie di santa Ludmilla.
  • Palazzo Rosenberg, dotato di un ampio salone per feste, banchetti e tornei di cavallo, ci sono anche altre sale da vedere e un bellissimo balcone panoramico.

Da sottolineare il fatto che in questo complesso sono perenti numerosi bar e ristoranti, le toilette sono a pagamento, occorre una moneta da 10 corone per entrare. Ogni ora, inoltre, c'è il cambio della guardia arrivate un po' prima a una delle porte d'ingresso per vederla.

Come scenderete dal castello per tornare al ponte Carlo fate una sosta sulla penisola di Kampa occupata da un tranquillo e lussureggiante parco in riva al fiume. Qui potete ammirare alcune statue del museo di arte contemporanea, che io ho deciso di non visitare per mancanza di tempo.


Arrivando vi imbatterete in un muro ricoperto di scritte è il memorial al John Lennon che negli anni è diventato anche il simbolo di rivolta politica dei giovani praghesi che ora continuano a riempirlo con frasi e disegni. Vicino a questo troverete l'ultimo mulino ad acqua rimasto a Praga si trova in un canale detto del diavolo, a causa di un'antica leggenda.



Siccome avevo il biglietto combinato del Museo Nazionale, di cui vi parlerò in seguito, ho approfittato per fare una visita al Museo della musica che si trova nei pressi dell'isola di Kampa. Una visita in questo luogo vale senz'altro la pena, mi è piaciuto moltissimo. Al piano terra, adesso (Giugno 2019), c'è una mostra temporanea sulla musica pop degli anni '60, '70 e '80, in cui poter ascoltare dischi, vedere video e provare strumenti elettronici; mentre al primo piano, c'è l'esposizione stabile. Qui si possono ammirare vari i tipi di strumenti: quelli a fiato, quelli a corda, carillon e quelli elettronici. Durante la visita vi imbatterete in molte istallazioni interattive e la possibilità di ascoltare con delle cuffie i suoni di ogni strumento.

Mala strana comprende anche la collina di Petrin si tratta di un immenso parco ben curato sulla cui sommità si è tenuta l'esposizione universale del 1891. Si può risalire la collina a piedi o usare la comoda funicolare che altro che non è che un treno che cammina in salita. I biglietti sono gli stessi degli altri mezzi pubblici, come vi spiegherò in seguito. 
Scendete all'ultima fermata e vi ritroverete immersi in un giardino fiorito, se lo visitate in estate, con rose e molti altri tipi di piante. Girando a sinistra troverete l'osservatorio che si può visitare al prezzo di 90 CZK e avere l'opportunità di osservare il cielo. Io però mi sono diretta a sinistra e dopo un breve tratto a piedi ho incrociato la torre panoramica simile ad una tour Eiffel in miniatura, si può salire a piedi per il costo di 150 CZK.



Qui è possibile pagare solamente in contanti. Raggiungerete agevolmente il primo piano e poi potrete continuare la salita fino alla punta. Ci sono due rampe di scale elicoidali in legno così chi sale non incontra quelli che scendono. Occasionalmente troverete delle panche per riposarvi. Sconsiglio questa esperienza a chi soffre particolarmente di vertigini, infatti la scala ha una ringhiera in ferro e la torre essendo in caso di vento oscilla leggermente ma dall'altro si gode di un paesaggio spettacolare.




Quando scendete, nel singolare edificio che trovate a un lato, potete visitare il labirinto degli specchi, l'entrata è a pagamento costa 90 CZK, e anche qui si può pagare solo in corone; il percorso è breve ma divertente: si cammina in mezzo a una moltitudine di cristalli riflettenti che creano molte illusioni ottiche, nel'ultima stanza ci sono anche degli specchi deformanti che fanno fare moltissime risate.

Stare mesro - città vecchia

La città vecchia è collegata con Mala Strana tramite il ponte Carlo,  una delle attrazioni più conosciute della città e, manco a dirlo, uno dei luoghi più affollati di persone. A tutte le ore con varie condizioni meteo troverete sempre bancarelle e giovani che vi lasciano volantini. 


Sul ponte ci sono moltissime statue alcune delle quali sono delle riproduzioni, perché le originali sono state portate via dal fiume. Da Stare Mesto guardando sulla destra troverete un numero: 135797531, si tratta della data e l'ora in cui venne posata la prima pietra, è un numero palindromo che serve per proteggere il ponte da eventuali distruzioni. Da qui avrete potuto capire che questo è un luogo pieno di simbologie, infatti, avanzato vedrete delle targhe ai piedi di alcune sculture con dei particolari in bronzo lucidi in quanto sono costantemente toccati dai turisti, i particolari più consumati sono:
  • san Giovanni Nepumoceno, venne fatto uccidere dal re Venceslao ma non gli confessò mai il segreto che gli aveva detto sua moglie. Tempo dopo venne ritrovata la sua lingua ancora rossa e piena di sangue, toccare la sua icona porterebbe fortuno e aiuterebbe i turisti a tronare a Praga.
  • un cane e una donna di cui non ho trovato nessun significato, se qualcuno sa il perché si strofina la mano su di loro scrivetemelo nei commenti

Ai due lati del ponte ci sono delle torri sulle quali si può salire, se siete interessati a vedere la città dall'alto sappiate che c'è un biglietto che vi permette di salire sulle principali torri di Praga.

Vi sto descrivendo Praga al ritroso cioé dal castello fino alla torre delle polveri,questa è la via reale proprio perché serviva per raggiungere la dimora dei nobili. Il successivo luogo d'interesse che s'incontra è il vecchio municipio con la torre dell'orologio. Quest'ultimo è un altro simbolo della città, come potete perdervi lo spettacolo offerto ogni ora, dalle 9.00 alle 23.00, dal movimento delle varie figure che si trovano ai lati del quadrante astronomico astronomico. Vedrete la processione degli apostoli che si conclude il canto del gallo accompagnata dai movimenti delle 4 figure più in basso. 


Vi consiglio caldamente anche di visitare il complesso del municipio, recatevi alla biglietteria del primo piano e prenotate una visita guidata, questa è compresa nel costo del biglietto che è di circa 10 euro a persona, c'è anche quella in italiano, che parte a differenti orari. In questo modo, oltre che visitare la torre accessibile sia con rampe che con un futuristico ascensore, potrete sentire la storia del palazzo, vedere i vari ambienti, compresi i sotterranei e vedere il movimento dell' orologio dall'interno.



Nella piazza antistante al municipio  potete visitare anche la chiesa di Santa Maria di Tyn, basta passare sotto al palazzo che vedete davanti alla sua imponente facciata, non fate caso a negozi e ristoranti, l'ingresso della chiesa è proprio lì. 


Se siete amanti delle chiese o delle reliquie qualche metro più in là troverete la chiesa di San Giacomo, aperta solo di mattina accoglie un braccio mummificato di un ladro che voleva rubare i tesori della madonna.

Se la giornata è fredda o dovete aspettare, fate un salto al nuovo municipio, entrando dall'ingresso principale non salite le scale ma girate a destra o a sinistra e, dopo un lungo corridoio, incontrerete gli ascensori senza porte che non si fermano mai molto divertenti e particolari.

Proseguendo il vostro cammino vi troverete all'inizio della via reale caratterizzata dalla torre delle polveri e il teatro dell' opera in stile liberty.

Nove Mesto - città nuova

La città nuova si chiama così ma non vi immaginate grattaceli e palazzi futuristici, un suo luogo caratteristico è l'immensa piazza san Venceslao, dominata dal museo nazionale e dalla statua di Venceslao a cavallo. Io avevo l'hotel in questa zona e mi sono trovata benissimo in quanto ho potuto girare tutto a piedi, ho preso i mezzi solo per recarmi al castello e sulla collina di Petrin.

Il museo nazionale vale senz'altro una visita anche se attualmente una parte è in restauro ma il palazzo è molto bello e si possono visitare due mostre davvero interessanti:
  • 2 x 100 dove si trovano delle "gabbie" di oggetti di pregio associati per tematiche;
  • narodinim muzeo, cioè un'esposizione che parla della storia della cecoslovacchia con molti oggetti di uso quotidiano, interessante per capire la storia del paese.
  • c'è anche un immenso scheletro di balena


Il biglietto costa sui 10 euro ma permette l'ingresso a 5 musei, quello nazionale comprende anche la struttura moderna che si trova affianco che ospita mostre temporanee, io ho vista quella dedicata ai celti. Con lo stesso potete entrare anche al:
  • museo della musica
  • museo cultura asiatica americana e nativo americana
  • memoriale della liberazione
  • museo etnografico.

Con 4 euro in più potete visitare anche la cupola a degli orari prestabiliti.

Vi consiglio di fare una passeggiata nel quartiere nuovo qui incontrerete:
  • la casa danzante vicino al fiume, sulla quale si può anche salire
  • la scultura di Kafka, un' enorme testa rotante argentata che si compone e scompone grazie ad un motorino.



Vi esorto, inoltre, a entrare nelle tante gallerie in giro per Praga, oltre a scovare negozietti interessanti, accorcerete il vostro percorso e troverete cose particolari, ad esempio in quella chiamata Lucerna, a lato di piazza san Venceslao, c'è un enorme scultura con un cavallo attaccato al soffitto e san Venceslao che lo cavalca, è una rivisitazione in chiave moderna di quella che sta in piazza.


Dove mangiare

Vi consiglio, quando andate in un paese differente dall'Italia di evitare come la peste il cibo italiano, non fatevi tentare né da pizza né da pasta e tantomeno dal caffè, ma adottare, almeno in parte, le usanze del luogo. Un altro consiglio è quello di non sedersi ai tavoli di locali e ristoranti nelle grandi piazze o nei luoghi d'interesse, ma imboccare stradine secondarie e scegliere localini meno commerciali.

Io ho mangiato principalmente piatti tipici come: goulash, cotoletta impanata  che si chiama rizek, patate ripiene con carne affumicata, plnene bramborove, la torta Medovnik con miele e noci, ecc. Mi rendo conto che questi non sono cibi vegan ma, non preoccupatevi, in giro ci sono molti ristoranti che danno alternative in questo senso o sono dedicati esclusivamente a questa cucina. Per andare sul sicuro potete scegliere uno dei tanti posti orientali che si trovano a ogni angolo della città.

Qui di seguito i locali che ho frequentato in cui mi sono trovata molto bene
  • Amos, nella zona della città vecchia, ho preso le patate ripiene e uno strudel con gelato;
  • Ferdinanda, ci sono vari locali con questo nome in città, sono una catena, io sono andata a quello nel quartiere nuovo, ho preso uno spiedino di carne e pancetta con patate fritte;
  • Resturace Mlejnice, spettacolare, personale gentilissimo e arredamento caratteristico; qui fanno il goulash nella pagnotta di pane migliore di Praga. Io ho assaggiato anche la loro limonata home made che non è per niente male. Arrivate prima delle otto, è sempre molto pieno, aspettate pazientemente in fila prima o poi vi faranno entrare;
  • U labutì, vicino al castello, economico e buono il personale parla anche italiano, io ho preso cotoletta e zuppa di cavoli con salsiccia;
  • una tappa che non potete mancare è quella al Grand Cafe Orient, si trova al primo piano di un palazzo nella città vecchia ed è un caffè cubista. Non vi lasciate intimorire dall'aria scocciata dei camerieri si mangia davvero bene, io ho preso una torta Medovnik e una brocca d'acqua con menta e limone. Si possono fare anche pranzi più sostanziosi e si paga solo i contanti.


Mi sono fatta tentare da un trdlo, una sorta di cannolo che potete riempire con ciò che volete non è proprio tradizionale ma è buono.
I prezzi in tutti locali che ho citato vanno dai 10 ai 15 euro a persona, e sappiate che la birra costa circa 2,50 mentre l'acqua un po' più costosa, parte dai 3 euro, con questo non vi sto dicendo di ubriacarvi XD.

Le corone e il cambio

La repubblica ceca, nonostante sia in Europa, non ha l'euro. Io ho seguito numerosi consigli che ho sentito in rete ma qui dirò la mia: è inutile cambiare le corone in Italia perché dovunque potete trovare bancomat o ATM dove ritirare contanti. Quindi dotatevi di una carta prepagata come la poste pay e starete a posto. In qualunque macchinetta dove ritirerete i soldi ci sarà una commissione di 5 euro quindi cercate di ritirare una somma cospicua, ad esempio 300 CZK, che sono all'incirca 120 euro. La maggior parte degli esercizi, tranne quelli, che ho esplicitamente segnalato nell'articolo accettano la carta.
In alternativa, alcuni negozi ritirano anche gli euro facendo un tasso di cambio meno conveniente, non cambiano 1 euro per 26 corone ma 1 euro per 20 o 22 corone. C'è ancora un'altra alternativa: gli sportelli cambiavaluta ma non li ho provati quindi non vi so dire.

Come spostarsi

Se avete un hotel abbastanza centrale, a Praga 1 o 2, cioè al quartiere nuovo o nella città vecchia potete benissimo spostarvi a piedi, se avete bambini piccoli o non volete stancarvi molto i mezzi sono super efficienti.
Potete fare il biglietto da 90 minuti al costo di circa 1,20 euro o quello da 30 minuti a circa 90 centesimi. E' disponibile anche l'abbonamento che vale 24 ore dalla vidimazione, al costo di 4 euro, o quello che dura 72 ore al costo di circa 11 euro. 
Mi raccomando prima di entrare nella metro o, appena saliti sul tram, timbrate sempre il titolo di viaggio altrimenti sarete soggetti a multe. 
Potete acquistare i biglietti negli esercizi convenzionati o, più comodamente, nelle tante macchinette gialle poste nella metro o nella fermata dei tram, qu potete pagare anche con la carta.

Se avete seguito qualcuno dei miei consigli o avete altri da suggerirmene lasciate un commento.

Grazie

martedì 9 aprile 2019

Pescara e i suoi ponti


Pescara è un centro relativamente giovane, fu proclamata città solo nel 1927, visitandola si scorgono principalmente edifici moderni e contemporanei infatti, molti di quelli più antichi, sono stati rasi al suolo dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, nel 1943.

Le opere urbanistiche su cui l'amministrazione di questo capoluogo di provincia si è maggiormente concentrata sono, senz'altro, i ponti. Questa scelta ha un senso in quanto Pescara è una città a cavallo di un fiume che porta il suo stesso nome quindi, agevolare il passaggio di persone e mezzi da un versante all'altro della città, è sempre un fattore positivo per la crescita urbana.

Il primo ponte di Pescara:la storia dell'unione di due centri

Il primo nome di Pescara, durante l'epoca romana, fu Aternum, l'agglomerato cittadino si trovava a sud del corso d'acqua e, proprio in questo punto, con il passare dei secoli, si consolidò sempre più. Nel 1807 a nord del fiume, a causa della elevata densità di popolazione, fu proclamato un nuovo comune autonomo: Castellammare Adriatico. Il commercio e gli scambi tra le due cittadine erano molto attivi, quindi, per agevolare il passaggio di merci e di persone attraverso il corso d'acqua, venne presto costruito un ponte.
Inizialmente era un'opera lignea, poi venne sostituita da un traghetto che pendolava tra le due rive e, per finire, si arrivò alla soluzione definitiva: la realizzazione di un ponte di barche. La vicinanza dei due comuni, però, oltre a favorire la crescita, grazie alla condivisione di esperienze e prodotti, creò, ben presto, anche delle gelosie e non ci volle molto affinché i due centri iniziarono una vera e propria lotta per la supremazia del territorio. Il poeta che ha visto la luce proprio a Pescara, Gabriele D'Annunzio, raccontò, con dovizia di particolari, nella novella "La guerra del ponte", contenuta nel libro:"le novelle della Pescara", lo scontro che ci fu tra i due centri.
Nel 1927 nacque la città di Pescara grazie alla fusione con il comune di Castellammare Adriatico, in seguito all'emanazione di un decreto reale.

I ponti storici di Pescara


Pescara ha avuto sempre il bisogno di connettere la zona a nord con quella a sud del fiume, la prima opera grandiosa che permise di collegare stabilmente le due rive fu realizzata nel periodo fascista. Lo racconta Luigi Lopez in:"Pescara dalle origini ai giorni nostri", il ponte Littorio venne progettato da Cerare Bazzani. Era largo 18 metri e lungo 106, decorato con 4 pilastri sormontati da aquile di bronzo, aveva 4 portabandiera e numerosi lampioni alti 20 metri. Al centro c'erano due balconi che permettevano una panoramica sul vicino porto canale.
Il ponte Littorio venne inaugurato nel 1933 ma, durante la guerra, subì numerosi danni a causa dei bombardamenti quindi, quello che si può ammirare adesso, in questa sede, è una ricostruzione fatta nel 1946, si chiama ponte Risorgimento e collega Portanuova a Corso Vittorio Emanuele.

La struttura s'innesta su due pareti di marmo sulle quali ci sono delle iscrizioni dedicate a famosi personaggi che sono vissuti a Pescara, come la marchesa Vittoria Colonna o Francesco Ferdinando D'Avalos. Negli anni '90 all'imbocco del ponte sono stati aggiunti dei pilastri di bronzo con dei bassorilievi di Giuseppe di Prinzio e Andrea Cascella che rievocano scene rurali abruzzesi.


Un altro ponte presente da molto tempo sul fiume Pescara è il ponte D'annunzio che ha subito una ristrutturazione nel 2005, prende il nome del grande poeta che è nato in questa città, infatti collega proprio Piazza Garibaldi, cuore della Pescara vecchia dove ha sede la casa natale del Vate, al cuore della città nuova. Nei pressi di questa struttura ci sono altri due attraversamenti del fiume:
  •  il "ponte di ferro" dedicato alla viabilità ciclopedonale, in passato, invece, era adibito al passaggio dei treni ma fu dismesso negli anni'80, in seguito alla costruzione dell'attiguo cavalcavia. La riqualificazione è stata molto utile sia per i pedoni che per i ciclisti che vogliono evitare il traffico che c'è sul ponte D'Annunzio.
  •  il cosiddetto "caronte" che non ha visto mai la luce. Si tratta di una piattaforma, che attualmente giace ancorata al lato del fiume, che permetteva alle persone di attraversare il corso d'acqua per raggiungere l'altra riva.

I ponti moderni

Negli ultimi anni lo skyline della città di Pescara è stato ridisegnato, soprattutto a causa dell'edificazione di ponti che l'hanno resa più moderna e attraente per i turisti e per tutti gli studenti che vengono nella città per frequentare l'università. Le opere architettoniche che non possono passare inosservate sono due: il ponte del mare e il ponte Flaiano.


Il ponte del mare fu costruito nel 2009 sul porto canale, per collegare la riviera sud con quella nord, può essere attraversato solo da pedoni e biciclette, infatti presenta due corsie fisicamente separate. La sua costruzione ha permesso di abbattere le rivalità tra le rive del fiume, in questo modo si è creato un unico lungomare. Questo ponte ha un design molto moderno: è retto da un unico pilastro collocato sulla riva nord dal quale partono dei tiranti che lo sorreggono, sembra una vela che si spiega al vento. Di notte viene illuminato da differenti luci colorate che mutano nel tempo, il colpo d'occhio è sbalorditivo, tanto che è diventato l'emblema di molti innamorati che lasciano un lucchetto, con la loro data del cuore, sulle sue ringhiere e fa da sfondo anche a moltissimi matrimoni.


Ultimo nato della città di Pescara è il ponte Flaiano, inaugurato nel 2017, è stato pensato per decongestionare la città dal traffico e favorire gli spostamenti sia a nord che a sud, quando si giunge alla città con l'asse attrezzato. Il suo design moderno ha modificato molto il profilo di Pescara rendendola una città sempre più aperta al futuro. É costituito da una struttura in ferro alta 58 metri con una forma sinuosa a cui sono ancorati i tiranti ed è disseminata di pannelli solari, che alimentano la maestosa illuminazione che gli permette di risaltare di notte. Oltre che varie corsie per le macchine, presenta anche una pista ciclopedonale che si raccorda con altri snodi cittadini.

Un ponte che non vedrà mai la luce a Pescara è il "ponte del cielo", la sua costruzione fu bloccata nel 2016. Doveva essere una passerella circolare di 84 metri che sarebbe dovuta sorgere nel mare, dietro alla nave di Cascella, simbolo del lungomare pescarese.


sabato 14 ottobre 2017

Passeggiando per l'abruzzo...Penne e Loreto Aprutino

Ciao!
Forse ancora non ve l'ho detto ma io sono abruzzese, non ho mai tanto desiderato esplorare la mia terra come quando sono stata lontana per un po', quindi ora che sono di nuovo nella patria dei pastori e degli arrosticini, come molti la conoscono, ho deciso di girare il più possibile e raccontare le mie mini gite qui sul mio blog.

In questo post parlerò di due paesi in provincia di pescara Penne e Loreto Aprutino. Ve ne parlo in un solo post perchè sono molto vicini e ne incontrerete uno dietro l'altro quindi potete approfittare e fare tappa in entrambi.

Venendo da Pescara incontrerete per primo Lorteto Aprutino, ci passerete vicino se state andando a Penne. Vi consiglio di fare una sosta. La strada passa proprio nel centro città quindi appena potete parcheggiate.
Se venite da Pescara ci sono anche degli autobus direzione Penne che si fermano anche in questo paesino. Se doveste trovate gli orari, fatemeli sapere perchè io personalmente sul sito della TUA, i trasporti pubblici abruzzesi ,non ci capisco niente.
Non occorre una piantina perchè ci sono poche stradine e vi ritroverete presto in un dedalo di viuzze e scalinate, è il paradiso se siete amanti della fotografia perchè ogni angolo vi riserverà uno scorcio inaspettato.





Io ci sono andata un week end di Ottobre e anche se ci sono delle cose da vedere ho trovato tutto chiuso. C'è il 
  • museo acerbo delle ceramiche dei castelli (Tel: 085 8291589).


  •  museo dell' olio (Tel: 085 829 1589, non avete le traveggole è lo stesso numero di telefono di prima perchè hanno un' unica gestione) adatto soprattutto ai bambini.


Nella vostra passeggiata selvaggia troverete anche moltissime chiese e cappelle anche queste quasi tutte chiuse. Di rilievo è il castello Chiola che svetta tra le case ed è la prima struttura visibile quando state percorrendo la strada per arrivare al paese. Ospita un Hotel ed un ristorante con piatti molto ricercati. Occasionalmente organizza degli eventi quindi tenete d'occhio il suo sito internet, se siete interessati a viaggi enogastronomici.


Riprendendo la macchina e facendo altri 20 minuti di strada si arriva a Penne il borgo entrato nel club dei più belli d' Italia, come dice un cartello al suo ingresso.

Molto meglio se ci arrivate in macchina usando il navigatore o i molteplici cartelli presenti sulla strada. Quando giungete in un viale alberato potete parcheggiare; raggiungete quindi porta San Francesco passeggiando nel verde del parco se avete dei bambini di sicuro apprezzeranno il parco giochi.




Entrati in questa porta vi ritroverete in un dedalo di viuzze non vi servirà una cartina perchè difficilmente vi perderete anche perchè sporadicamente ci sono dei cartelli con delle frecce gialle su sfondo rosso che vi indicano i punti d'interesse della città. In tutti modi  anche bello perdersi in un posto nuovo ed ammirare gli scorci che vi permettono di vedere la montagna tra le piccole stradine. Sicuramente incontrerete un fotografo con delle foto storiche in vetrina e sarete sorpresi di vedere che proprio la via che avrete percorso poco prima nei tempi passati era battuta da pastori con le pecore.

Passeggiando troverete anche svariate chiese e molteplici palazzi medievali molti dei quali chiusi ed altri recintati con nastri per non fare avvicinare in quanto potrebbero essere pericolanti. E' brutto vedere su tutte le case dei cartelli con scritto "vendesi ed affittasi" la parte alta del paese sembra quasi totalmente spopolata.






Per la strada mi sono imbattuta in due musei: quello di arte contemporanea e moderna ed il museo archeologico, a questi l'entrata è combinata pagando un biglietto solo. Vi consiglio di prenotare la visita con una mail pinna.vestinorum@virgilio.it o una telefonata al numero 0858211727 o 3298823022.
Io non ho visitato le strutture ma ho visto  che arrivando davanti al museo archeologico, la cui piazza antistante ospita anche una statua di Cascella che entrando nel cortile del palazzo ci sono dei bagni. Quindi se vi scappa potete approfittare.




Poco più avanti del museo c'è il duomo che è stato completamente distrutto di bombardamenti della guerra, all' interno ho incontrato due simpatiche signore che si sono offerte, in cambio di qualche soldino per la chiesa di portarmi nella cripta. La chiesa è totalmnte spoglia in quanto appunto come dicevo è stata bombardata ma all' interno potete trovare molte foto in bianco e nero dei tempi andati, nella cripta invece sci sono ancora degli affreschi molto interessanti.







Usciti dal duomo e girando ancora per le stradine vi ritroverete per il corso con i portici per finire in una grande piazza dove è stata costruita di recente una fontana, andando avanti raggiungerete un' altra piazza con il monumento in memoria ai martiri pennesi eretto come dice Wikipedia per:"punizione del governo borbonico a causa dei moti risorgimentali accaduti in quell' anno, in cui otto tra gli insorti vennero fucilati a Teramo".




Se volete fare una sosta potete approfittare dei vari bar che si trovano nella piazza centrale o quelli che incontrerete per tornare alla vostra auto lungo il viale alberato.

Vi saluto alla prossima gita.


Lo SVE: come viaggiare e crescere gratis

Ciao!
Oggi vorrei scrivere un post che mi sta molto a cuore perchè anche io sono reduce da un esperienza SVE, che è la stessa che mi ha indotto ad aprire questo blog.
Partiamo dall' inizio cos'è lo SVE?
E' un acronimo che sta per Servizio Volontario Europeo
Chi può farlo? 
E' dedicato ai giovani ,si può partecipare dai 17 ai 30 anni;  anche avere 30 anni e 11 mesi vi permette di fare la domanda quindi non perdete tempo!
Questo progetto si trova all'interno del programma Erasmus+ insieme a molti altri; Qui il link per visitare i portale del sito ANG dove troverete tutte le informazioni che cercate. 

Molti non conoscono lo SVE, io ero una di quelli, ho saputo della sua esistenza proprio alla soglia dei miei trent'anni e visto che poteva essere la mia ultima possibilità per andare all' estero ho rischiato ma io vi consiglio di usufruire di questa grande opportunità, che vi da Europa, prima!  
accantonate le paure ed i legami ,ve lo dice una che ha tante paure e tanti legami, e partite perchè è un viaggio è fondamentale per la crescita di ognuno.



Partiamo dalle informazioni reali, quando si decide di fare lo SVE non si può andare da soli si ha bisogno di un'associazione che vi supporta, ne avrete due, una del paese da dove partite, nel nostro caso l'italia ,e l'altra che vi accoglierà nel paese dove volete andare, saranno loro ad aiutarvi in tutte le cose.
Quindi informatevi su internet se nella vostra regione c'è un associazione che manda volontari SVE, c'è un database facile da consultare a questo sito: https://europa.eu/youth/volunteering/evs-organisation_en
Potete rivolgervi anche ad un'associazione di una regione limitrova, scrivete una mail presentandovi e dicendo ciò che vi piace fare perchè.
Un'altra cosa che dovete sapere è ciò che vi piacerebbe fare, perchè lo SVE si fa per progetti i quali sono in ambiti differenti: i bambini, i disabili, gli anziani, la natura, l'informatica, l' europa, ecc.
L'associazione vi darà tutte le informazioni utili, vi supporterà e vi aiuterà a cercare un'altra associazione nel paese dove volete andare (preparatevi a scrivere centinaia di mail).

Ci sono due modi per partecipare ad uno SVE:

  • scrivere voi stessi un progetto e proporlo all' associazione ospitante
  • partecipare ad una call, quindi ad un progetto già approvato attraverso una selezione.
Io ho partecipato ad uno SVE scrivendo il progetto (sempre aiutata dall' associazione), in questo caso, passano dei mesi in cui l'ang deve valutare i progetti e decidere quali finanziare. Se il responso dovesse  essere negativo, non vi preoccupate, potete riprovare tutte le volte che volete, ho conosciuto molti volontari che hanno fatto domanda anche per tre anni prima di essere accettati.


Le call aperte le potete trovare nel database che vi ho segnalato prima: fate una ricerca a seconda del paese dove volete andare e l'ambito che vi interessa e mandate la vostra candidatura, si tratta di inviare una lettera di presentazione/motivazione e il vostro CV. Molte volte è richiesta la conoscenza dell' inglese  ma non è indispensabile. Vi consiglio di mandare diverse candidature, se verrete ricontattati si tratterà solo di fare una video chiamata tramite skype, nella quale vi verrà spiegato il progetto e valutata la vostra motivazione. Quest' ultima è fondamentale: fate capire che volete partire perchè le associazioni non vogliono ritrovarsi senza volontario proprio poco prima della partenza e questo sccede spesso purtroppo.

Una volta che siete stati selezionati potete festeggiare perchè il finanziamento dell' unione europea coprirà tutte le spese:
  • viaggio
  • vitto
  • alloggio
  • pocket money
Avete capito bene non dovete pagare niente, il viaggio di andata e ritorno verso la località dove volete andare è pagato (se nel frattempo volete tornare a casa qualche volta dovete pagarvi i voli e i trasporti da soli), avrete un appartamento o vivrete in una famiglia (a seconda dell'associazione) e tutti i pasti saranno spesati, in più a seconda della nazione scelta, mensilmente, vi verrà dato un pocket money per le spese personali all' incirca 100 euro.
Ho parlato con molti volontari alcuni ricevevano 500 euro al mese e dovevano trovarsi la casa, fare la spesa, ecc. Altri solo i 100 euro perchè vivevano in famiglia.

Le attività che farete nello SVE sono le più varie, a seconda del progetto che avrete scelto, ma non vi occuperanno più di 30 ore a settimana, cioè circa 6 ore al giorno per cinque giorni perchè avrete diritto  settimanalmente di due giorni consecutivi di pausa, di solito sabato e domenica ma non è detto.
Non vi ho ancora convinti a partire? Avete due giorni di ferie al mese, una copertura assicurativa favolosa che vi paga qualsiasi medicina o visita che dovete fare s conoscerete una nuova lingua, nuovi amici e viaggerete tantissimo.

Vi dico questo perchè durante la vostra avventura dovrete fare due formazioni: la prima all'arrivo (circa un mese o due dopo che siete arrivati) in una città diversa dalla vostra, sempre con tutte le spese di viaggio vitto e alloggio coperte ed una intermedia, alla metà del vostro percorso. In queste conoscerete tanti giovani che, come voi, stanno facendo la stessa esperienza che vi potranno ospitare nella loro città e che voi potrete ospitare: altre prospettive di viaggio gratis.

Spero che ora siete convinti, potete fare un esperienza da 2 mesi a 12 mesi non perdete questa occasione unica!

Buon viaggio!

Ho voluto sfidare le mie paure: Parco avventura Majella

Ciao!
Premetto due cose: a me non piace la montagna e soffro di vertigini,  nonostante questo ho deciso di provare e visitare il Parco avventura Majella, che si trova nella località piana delle mele  a Guardiagrele, Abruzzo.Vvi lascio qui i contatti: 
mail:info@parconaturalemajella.it
telefono:0871335544

La cosa che mi ha spinto ulteriormente sono stati i buoni sconto che ho ottenuto con il programma "un' attenzione in più della kinder".  
Per il parco avventura majella si può usare per due persone paganti il bbiglietto intero che costa ben 20 euro, si per me è un po' caro nonostante i servizi che ti offre, non li avrei spesi, ma solo perchè non ho uno stipendio fisso. I pressi per i pargoli scendono, quelli al di sotto di 1.40 pagano 16,00 euro e quelli proprio piccoli solo 7.
Io vi consiglio di dedicare a questo parco una giornata intera, non che serve un giorno per visitarlo ma non pensate:" ah faccio questo la mattina e il pomeriggio mi scalo una montagna..." no non ce la farete, ancor più se avete dei bambini, dopo questa esperienza mangeranno e si metteranno a dormire fidatevi.
Il consiglio è andare al parco la mattina ed il pomeriggio fare una passeggiata in paese a Guardiagrele, prendendovi una bella "sisa di monaca" il dolce tipico del posto. Questo parco è consigliato a tutti coloro che risiedono nelle vicinanze o per coloro che passano in montagna vari giorni e vogliono fare qualcosa di diverso.
E' un espeienza consigliata sia ad adulti che a bambini però devo elencarvi alcune situazioni in cui dovete evitarla:
  • se soffrite di vertigini, lasciate proprio perdere, non vale la cosa:"ah ma una volta lì la paura mi passa!", non ti passa e non puoi nemmeno fare a meno di guardare giù.
  • se siete in una comitiva e ci sono persone che non vogliono fare questa attività, dovrebbero stare al bar a guardarvi fare tarzan per tre ore, si annoierebbero a morte. Decidete di fare una cosa che piace a tutti.
  • se avete dei bambini che non l'hanno mai fatto o sono timorosi, anche se si può guardarli da sotto, non fateli andare da soli imbracatevi anche voi e accompagnateli!
Il parco natura, è un format molto conosciuto in tutta italia, ce ne sono varie tipologie in diverse regioni, io non c'ero mai andata ed il parco avventura majella mi è sembrato molto ben organizzato professionale pulito e sicuro soprattutto.


Consta di vari percorsi che si snodano tra gli alberi a varie altezze fino ai 7 metri da percorrere in tutta sicurezza con imbracature e doppi moschettoni attraversando diversi tipi di giochi più o meno difficili.
Non ci vuole nessuna preparazione fisica particolare, se riuscite a correre, camminare ed alzare due bottiglie d'acqua da due litri ce la farete ad affrontare anche questo percorso; ci vuole solo un po' di "coraggio" e, fidatevi, una volta che avrete finito un percorso sarete soddisfatti di voi stessi e quasi quasi ne farete anche un altro.
Ci sono vari tipi di itinerari quelli verdi semplici, quelli blu un po' più difficili, quelli rossi ed infine quello nero. Prima di salire su ogni percorso c'è scritto la durata e la difficoltà.
Per tutto il parco sono presenti sempre degli istruttori pronti ad aiutarvi , anche salendo fino al punto dove vi trovate per calarvi a terra, se proprio non riuscite.
Sono gentili e molto cordiali, non riuscirete mai nell' impresa di farvi dare del tu, vi daranno tutti rigorosamente del lei!
Navigando sul sito ed anche contattandoli per e mail (la risposta è celere ed assicurata)vedrete che è consigliata la prenotazione in modo che, una volta arrivati, avrete l'ingesso assicurato all'orario che vorrete. Sappiate che dal momento in cui farete i biglietti a quello in cui effettivamente potrete salire passerà una mezz' oretta in quanto dovrete ritirare l'equipaggiamento, indossarlo e sentire la spiegazione dello staff sull' uso corretto dell' attrezzatura e dei percorsi.


Il vostro turno dura tre ore e io penso sia un tempo ottimale: se siete bravi riuscite a fare anche tutti i percorsi se siete degli scarsoni con la paura delle altezze, come me, ne farete 4, in tranquillità, e 6, se vi date una mossa. Io ho scelto solo quelli più facili: i verdi ed i blu che a me sono sembrati comunque difficili.
Potete uscire dal recinto dei percorsi tutte le volte che volete trovate: un bar, una fontana per bere e anche dei bagni chimici, su tripadvisor ho letto che ci sono anche dei bagni normali ma io non li ho trovati, mi sono accontentata di quelli chimici che non mi piacciono ma fanno il loro dovere
Credo di avervi fornito tutte le informazioni necessarie come sempre!

Buon viaggio :)