lunedì 17 giugno 2019

Consigli per un week end a Praga


Sono appena tornata da una gita a Praga e non posso dire di essermi risposata in quanto ho girato come una forsennata, per riuscire a vedere tutto ciò che mi ero prefissata, in compenso sono molto soddisfatta.

Si tratta di una città moderna, al passo con i tempi, piena di servizi e anche ricca di storia; per finire in bellezza, i prezzi sono accessibili e il cibo ottimo. C'è da dire, però, che io ho visitato solo il centro nevralgico del turismo praghese: Mala Strana, Nove Mesto e Stare Mesto, quindi non so se anche i quartieri periferici e le altre città della Repubblica Ceca siano altrettanto accoglienti. Al fine di dissipare questi miei dubbi occorrerà un altro viaggio, ma per il momento, mi limito a darvi dei consigli su come girare al meglio le zone di Praga che ho visitato.

Si solito, prima di partire per qualsiasi viaggio, ricerco su guide e in rete, tutte le informazioni di cui avrò bisogno per vivere senza stress la mia vacanza ma non posso prevedere tutto, quindi, quando partite sappiate che una volta giunti sul luogo scoprirete sicuramente altre cose da fare e da vedere.

Come arrivare

L'aeroporto di Praga è molto grande e moderno servito da differenti compagnie aeree quindi troverete, senz'altro, dei voli che partono dalla vostra città o da località vicine. Dall'Italia giungerete al Terminal 2, dedicato alle partenze e agli arrivi per stati facenti parte dell' accordo di Schengen. Per raggiungere la città dovrebbe esserci uno shuttle, ma non avendolo trovato  ho scelto l'opzione B: autobus 119 che passa ogni 5 minuti e si ferma proprio davanti al terminal, questo vi porta alla fermata della metro verde: Nádraží Veleslavín. Da qui dirigetevi  verso Depo Hostivar e dopo 6 o 7 fermate raggiungerete il centro.
Vi consiglio, prima della partenza, di stampare una mappa della metro e, se la trovate, anche una dei tram che si equivalgono alla metropolitana per velocità, ma camminano sopra alla terra.
Vi rimando al capitolo dedicato per quanto riguarda il costo dei biglietti e come gestire le corone.

Cosa visitare

Qui di seguito i luoghi che ho deciso di vedere assolutamente, li ho divisi per quartiere e ho scelto quelli più in linea con i miei interessi

Mala strana - Piccolo quartiere

Mala Strana è un quartiere caratteristico collegato, tramite il ponte Carlo, alla città vecchia,(Stare mesto), l'attrattiva principale è il castello che si trova su un'altura, infatti domina tutta la città. Anche se ha questo nome, in realtà, non è propriamente il castello che tutti ci immagineremmo, con guglie, feritoie e ponti levatoi, ma si tratta più che altro di una città fortificata, con vari luoghi d'interesse al suo interno. È una meta molto turistica e si può raggiungere sia in metro, dalla quale si devono fare circa 600 metri in salita per raggiungere l'ingresso, o con i più comodi tram 22 e 23, ma anche altri numeri che ora non ricordo, questi vi lasciano proprio davanti ai controlli e vi permettono di fare anche un giro molto suggestivo, attraversando parchi e strade caratteristiche.


Per entrare occorre passare attraverso dei metal detector e vi ritroverete in ampi spazi accessibili gratuitamente, se volete, però, entrare a visitare i singoli edifici, che sono ben 10, dovete fare il biglietto. Potete scegliere quelli combinati o quelli singoli. Io ho optato per l'opzione A, ma anche quella B è molto valida, questi hanno il costo rispettivamente di circa 12 e 10 euro, valgono per 2 giorni consecutivi e permettono l'ingresso in ogni edificio una volta solamente. 

I luoghi da visitare sono:
  • cattedrale di san Vito, un'immensa chiesa gotica con vetrate colorate, davvero bellissima. A me è successo di trovare fila per entrare ma non fatevi scoraggiare, questa scorre velocemente.
  • Vicolo d'oro, una vietta piena di case colorate in miniatura. Prima era la sede dei tiratori scelti ma poi è diventato il posto che ospitava gli orafi, da qui prende il suo nome. Su una casetta azzurra troverete una targa, qui visse Kafka per un periodo della sua vita. Anche se si stratta di un posto caratteristico ora è estremamente commerciale perché ogni abitazione ospita un negozio.
  • Antico palazzo reale dove vedere vari ambienti alcuni dei quali spogli.
  • Museo della storia del castello, molto interessante, ripercorre la storia del sito dove sorge il castello dall'epoca preistoria a oggi; è ricco di reperti e oggetti caratteristici di ogni epoca.
  • Basilica di san Giorgio, una piccola chiesetta, in confronto all'imponente san Vito, che ospita le reliquie di santa Ludmilla.
  • Palazzo Rosenberg, dotato di un ampio salone per feste, banchetti e tornei di cavallo, ci sono anche altre sale da vedere e un bellissimo balcone panoramico.

Da sottolineare il fatto che in questo complesso sono perenti numerosi bar e ristoranti, le toilette sono a pagamento, occorre una moneta da 10 corone per entrare. Ogni ora, inoltre, c'è il cambio della guardia arrivate un po' prima a una delle porte d'ingresso per vederla.

Come scenderete dal castello per tornare al ponte Carlo fate una sosta sulla penisola di Kampa occupata da un tranquillo e lussureggiante parco in riva al fiume. Qui potete ammirare alcune statue del museo di arte contemporanea, che io ho deciso di non visitare per mancanza di tempo.


Arrivando vi imbatterete in un muro ricoperto di scritte è il memorial al John Lennon che negli anni è diventato anche il simbolo di rivolta politica dei giovani praghesi che ora continuano a riempirlo con frasi e disegni. Vicino a questo troverete l'ultimo mulino ad acqua rimasto a Praga si trova in un canale detto del diavolo, a causa di un'antica leggenda.



Siccome avevo il biglietto combinato del Museo Nazionale, di cui vi parlerò in seguito, ho approfittato per fare una visita al Museo della musica che si trova nei pressi dell'isola di Kampa. Una visita in questo luogo vale senz'altro la pena, mi è piaciuto moltissimo. Al piano terra, adesso (Giugno 2019), c'è una mostra temporanea sulla musica pop degli anni '60, '70 e '80, in cui poter ascoltare dischi, vedere video e provare strumenti elettronici; mentre al primo piano, c'è l'esposizione stabile. Qui si possono ammirare vari i tipi di strumenti: quelli a fiato, quelli a corda, carillon e quelli elettronici. Durante la visita vi imbatterete in molte istallazioni interattive e la possibilità di ascoltare con delle cuffie i suoni di ogni strumento.

Mala strana comprende anche la collina di Petrin si tratta di un immenso parco ben curato sulla cui sommità si è tenuta l'esposizione universale del 1891. Si può risalire la collina a piedi o usare la comoda funicolare che altro che non è che un treno che cammina in salita. I biglietti sono gli stessi degli altri mezzi pubblici, come vi spiegherò in seguito. 
Scendete all'ultima fermata e vi ritroverete immersi in un giardino fiorito, se lo visitate in estate, con rose e molti altri tipi di piante. Girando a sinistra troverete l'osservatorio che si può visitare al prezzo di 90 CZK e avere l'opportunità di osservare il cielo. Io però mi sono diretta a sinistra e dopo un breve tratto a piedi ho incrociato la torre panoramica simile ad una tour Eiffel in miniatura, si può salire a piedi per il costo di 150 CZK.



Qui è possibile pagare solamente in contanti. Raggiungerete agevolmente il primo piano e poi potrete continuare la salita fino alla punta. Ci sono due rampe di scale elicoidali in legno così chi sale non incontra quelli che scendono. Occasionalmente troverete delle panche per riposarvi. Sconsiglio questa esperienza a chi soffre particolarmente di vertigini, infatti la scala ha una ringhiera in ferro e la torre essendo in caso di vento oscilla leggermente ma dall'altro si gode di un paesaggio spettacolare.




Quando scendete, nel singolare edificio che trovate a un lato, potete visitare il labirinto degli specchi, l'entrata è a pagamento costa 90 CZK, e anche qui si può pagare solo in corone; il percorso è breve ma divertente: si cammina in mezzo a una moltitudine di cristalli riflettenti che creano molte illusioni ottiche, nel'ultima stanza ci sono anche degli specchi deformanti che fanno fare moltissime risate.

Stare mesro - città vecchia

La città vecchia è collegata con Mala Strana tramite il ponte Carlo,  una delle attrazioni più conosciute della città e, manco a dirlo, uno dei luoghi più affollati di persone. A tutte le ore con varie condizioni meteo troverete sempre bancarelle e giovani che vi lasciano volantini. 


Sul ponte ci sono moltissime statue alcune delle quali sono delle riproduzioni, perché le originali sono state portate via dal fiume. Da Stare Mesto guardando sulla destra troverete un numero: 135797531, si tratta della data e l'ora in cui venne posata la prima pietra, è un numero palindromo che serve per proteggere il ponte da eventuali distruzioni. Da qui avrete potuto capire che questo è un luogo pieno di simbologie, infatti, avanzato vedrete delle targhe ai piedi di alcune sculture con dei particolari in bronzo lucidi in quanto sono costantemente toccati dai turisti, i particolari più consumati sono:
  • san Giovanni Nepumoceno, venne fatto uccidere dal re Venceslao ma non gli confessò mai il segreto che gli aveva detto sua moglie. Tempo dopo venne ritrovata la sua lingua ancora rossa e piena di sangue, toccare la sua icona porterebbe fortuno e aiuterebbe i turisti a tronare a Praga.
  • un cane e una donna di cui non ho trovato nessun significato, se qualcuno sa il perché si strofina la mano su di loro scrivetemelo nei commenti

Ai due lati del ponte ci sono delle torri sulle quali si può salire, se siete interessati a vedere la città dall'alto sappiate che c'è un biglietto che vi permette di salire sulle principali torri di Praga.

Vi sto descrivendo Praga al ritroso cioé dal castello fino alla torre delle polveri,questa è la via reale proprio perché serviva per raggiungere la dimora dei nobili. Il successivo luogo d'interesse che s'incontra è il vecchio municipio con la torre dell'orologio. Quest'ultimo è un altro simbolo della città, come potete perdervi lo spettacolo offerto ogni ora, dalle 9.00 alle 23.00, dal movimento delle varie figure che si trovano ai lati del quadrante astronomico astronomico. Vedrete la processione degli apostoli che si conclude il canto del gallo accompagnata dai movimenti delle 4 figure più in basso. 


Vi consiglio caldamente anche di visitare il complesso del municipio, recatevi alla biglietteria del primo piano e prenotate una visita guidata, questa è compresa nel costo del biglietto che è di circa 10 euro a persona, c'è anche quella in italiano, che parte a differenti orari. In questo modo, oltre che visitare la torre accessibile sia con rampe che con un futuristico ascensore, potrete sentire la storia del palazzo, vedere i vari ambienti, compresi i sotterranei e vedere il movimento dell' orologio dall'interno.



Nella piazza antistante al municipio  potete visitare anche la chiesa di Santa Maria di Tyn, basta passare sotto al palazzo che vedete davanti alla sua imponente facciata, non fate caso a negozi e ristoranti, l'ingresso della chiesa è proprio lì. 


Se siete amanti delle chiese o delle reliquie qualche metro più in là troverete la chiesa di San Giacomo, aperta solo di mattina accoglie un braccio mummificato di un ladro che voleva rubare i tesori della madonna.

Se la giornata è fredda o dovete aspettare, fate un salto al nuovo municipio, entrando dall'ingresso principale non salite le scale ma girate a destra o a sinistra e, dopo un lungo corridoio, incontrerete gli ascensori senza porte che non si fermano mai molto divertenti e particolari.

Proseguendo il vostro cammino vi troverete all'inizio della via reale caratterizzata dalla torre delle polveri e il teatro dell' opera in stile liberty.

Nove Mesto - città nuova

La città nuova si chiama così ma non vi immaginate grattaceli e palazzi futuristici, un suo luogo caratteristico è l'immensa piazza san Venceslao, dominata dal museo nazionale e dalla statua di Venceslao a cavallo. Io avevo l'hotel in questa zona e mi sono trovata benissimo in quanto ho potuto girare tutto a piedi, ho preso i mezzi solo per recarmi al castello e sulla collina di Petrin.

Il museo nazionale vale senz'altro una visita anche se attualmente una parte è in restauro ma il palazzo è molto bello e si possono visitare due mostre davvero interessanti:
  • 2 x 100 dove si trovano delle "gabbie" di oggetti di pregio associati per tematiche;
  • narodinim muzeo, cioè un'esposizione che parla della storia della cecoslovacchia con molti oggetti di uso quotidiano, interessante per capire la storia del paese.
  • c'è anche un immenso scheletro di balena


Il biglietto costa sui 10 euro ma permette l'ingresso a 5 musei, quello nazionale comprende anche la struttura moderna che si trova affianco che ospita mostre temporanee, io ho vista quella dedicata ai celti. Con lo stesso potete entrare anche al:
  • museo della musica
  • museo cultura asiatica americana e nativo americana
  • memoriale della liberazione
  • museo etnografico.

Con 4 euro in più potete visitare anche la cupola a degli orari prestabiliti.

Vi consiglio di fare una passeggiata nel quartiere nuovo qui incontrerete:
  • la casa danzante vicino al fiume, sulla quale si può anche salire
  • la scultura di Kafka, un' enorme testa rotante argentata che si compone e scompone grazie ad un motorino.



Vi esorto, inoltre, a entrare nelle tante gallerie in giro per Praga, oltre a scovare negozietti interessanti, accorcerete il vostro percorso e troverete cose particolari, ad esempio in quella chiamata Lucerna, a lato di piazza san Venceslao, c'è un enorme scultura con un cavallo attaccato al soffitto e san Venceslao che lo cavalca, è una rivisitazione in chiave moderna di quella che sta in piazza.


Dove mangiare

Vi consiglio, quando andate in un paese differente dall'Italia di evitare come la peste il cibo italiano, non fatevi tentare né da pizza né da pasta e tantomeno dal caffè, ma adottare, almeno in parte, le usanze del luogo. Un altro consiglio è quello di non sedersi ai tavoli di locali e ristoranti nelle grandi piazze o nei luoghi d'interesse, ma imboccare stradine secondarie e scegliere localini meno commerciali.

Io ho mangiato principalmente piatti tipici come: goulash, cotoletta impanata  che si chiama rizek, patate ripiene con carne affumicata, plnene bramborove, la torta Medovnik con miele e noci, ecc. Mi rendo conto che questi non sono cibi vegan ma, non preoccupatevi, in giro ci sono molti ristoranti che danno alternative in questo senso o sono dedicati esclusivamente a questa cucina. Per andare sul sicuro potete scegliere uno dei tanti posti orientali che si trovano a ogni angolo della città.

Qui di seguito i locali che ho frequentato in cui mi sono trovata molto bene
  • Amos, nella zona della città vecchia, ho preso le patate ripiene e uno strudel con gelato;
  • Ferdinanda, ci sono vari locali con questo nome in città, sono una catena, io sono andata a quello nel quartiere nuovo, ho preso uno spiedino di carne e pancetta con patate fritte;
  • Resturace Mlejnice, spettacolare, personale gentilissimo e arredamento caratteristico; qui fanno il goulash nella pagnotta di pane migliore di Praga. Io ho assaggiato anche la loro limonata home made che non è per niente male. Arrivate prima delle otto, è sempre molto pieno, aspettate pazientemente in fila prima o poi vi faranno entrare;
  • U labutì, vicino al castello, economico e buono il personale parla anche italiano, io ho preso cotoletta e zuppa di cavoli con salsiccia;
  • una tappa che non potete mancare è quella al Grand Cafe Orient, si trova al primo piano di un palazzo nella città vecchia ed è un caffè cubista. Non vi lasciate intimorire dall'aria scocciata dei camerieri si mangia davvero bene, io ho preso una torta Medovnik e una brocca d'acqua con menta e limone. Si possono fare anche pranzi più sostanziosi e si paga solo i contanti.


Mi sono fatta tentare da un trdlo, una sorta di cannolo che potete riempire con ciò che volete non è proprio tradizionale ma è buono.
I prezzi in tutti locali che ho citato vanno dai 10 ai 15 euro a persona, e sappiate che la birra costa circa 2,50 mentre l'acqua un po' più costosa, parte dai 3 euro, con questo non vi sto dicendo di ubriacarvi XD.

Le corone e il cambio

La repubblica ceca, nonostante sia in Europa, non ha l'euro. Io ho seguito numerosi consigli che ho sentito in rete ma qui dirò la mia: è inutile cambiare le corone in Italia perché dovunque potete trovare bancomat o ATM dove ritirare contanti. Quindi dotatevi di una carta prepagata come la poste pay e starete a posto. In qualunque macchinetta dove ritirerete i soldi ci sarà una commissione di 5 euro quindi cercate di ritirare una somma cospicua, ad esempio 300 CZK, che sono all'incirca 120 euro. La maggior parte degli esercizi, tranne quelli, che ho esplicitamente segnalato nell'articolo accettano la carta.
In alternativa, alcuni negozi ritirano anche gli euro facendo un tasso di cambio meno conveniente, non cambiano 1 euro per 26 corone ma 1 euro per 20 o 22 corone. C'è ancora un'altra alternativa: gli sportelli cambiavaluta ma non li ho provati quindi non vi so dire.

Come spostarsi

Se avete un hotel abbastanza centrale, a Praga 1 o 2, cioè al quartiere nuovo o nella città vecchia potete benissimo spostarvi a piedi, se avete bambini piccoli o non volete stancarvi molto i mezzi sono super efficienti.
Potete fare il biglietto da 90 minuti al costo di circa 1,20 euro o quello da 30 minuti a circa 90 centesimi. E' disponibile anche l'abbonamento che vale 24 ore dalla vidimazione, al costo di 4 euro, o quello che dura 72 ore al costo di circa 11 euro. 
Mi raccomando prima di entrare nella metro o, appena saliti sul tram, timbrate sempre il titolo di viaggio altrimenti sarete soggetti a multe. 
Potete acquistare i biglietti negli esercizi convenzionati o, più comodamente, nelle tante macchinette gialle poste nella metro o nella fermata dei tram, qu potete pagare anche con la carta.

Se avete seguito qualcuno dei miei consigli o avete altri da suggerirmene lasciate un commento.

Grazie

martedì 9 aprile 2019

Pescara e i suoi ponti


Pescara è un centro relativamente giovane, fu proclamata città solo nel 1927, visitandola si scorgono principalmente edifici moderni e contemporanei infatti, molti di quelli più antichi, sono stati rasi al suolo dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, nel 1943.

Le opere urbanistiche su cui l'amministrazione di questo capoluogo di provincia si è maggiormente concentrata sono, senz'altro, i ponti. Questa scelta ha un senso in quanto Pescara è una città a cavallo di un fiume che porta il suo stesso nome quindi, agevolare il passaggio di persone e mezzi da un versante all'altro della città, è sempre un fattore positivo per la crescita urbana.

Il primo ponte di Pescara:la storia dell'unione di due centri

Il primo nome di Pescara, durante l'epoca romana, fu Aternum, l'agglomerato cittadino si trovava a sud del corso d'acqua e, proprio in questo punto, con il passare dei secoli, si consolidò sempre più. Nel 1807 a nord del fiume, a causa della elevata densità di popolazione, fu proclamato un nuovo comune autonomo: Castellammare Adriatico. Il commercio e gli scambi tra le due cittadine erano molto attivi, quindi, per agevolare il passaggio di merci e di persone attraverso il corso d'acqua, venne presto costruito un ponte.
Inizialmente era un'opera lignea, poi venne sostituita da un traghetto che pendolava tra le due rive e, per finire, si arrivò alla soluzione definitiva: la realizzazione di un ponte di barche. La vicinanza dei due comuni, però, oltre a favorire la crescita, grazie alla condivisione di esperienze e prodotti, creò, ben presto, anche delle gelosie e non ci volle molto affinché i due centri iniziarono una vera e propria lotta per la supremazia del territorio. Il poeta che ha visto la luce proprio a Pescara, Gabriele D'Annunzio, raccontò, con dovizia di particolari, nella novella "La guerra del ponte", contenuta nel libro:"le novelle della Pescara", lo scontro che ci fu tra i due centri.
Nel 1927 nacque la città di Pescara grazie alla fusione con il comune di Castellammare Adriatico, in seguito all'emanazione di un decreto reale.

I ponti storici di Pescara


Pescara ha avuto sempre il bisogno di connettere la zona a nord con quella a sud del fiume, la prima opera grandiosa che permise di collegare stabilmente le due rive fu realizzata nel periodo fascista. Lo racconta Luigi Lopez in:"Pescara dalle origini ai giorni nostri", il ponte Littorio venne progettato da Cerare Bazzani. Era largo 18 metri e lungo 106, decorato con 4 pilastri sormontati da aquile di bronzo, aveva 4 portabandiera e numerosi lampioni alti 20 metri. Al centro c'erano due balconi che permettevano una panoramica sul vicino porto canale.
Il ponte Littorio venne inaugurato nel 1933 ma, durante la guerra, subì numerosi danni a causa dei bombardamenti quindi, quello che si può ammirare adesso, in questa sede, è una ricostruzione fatta nel 1946, si chiama ponte Risorgimento e collega Portanuova a Corso Vittorio Emanuele.

La struttura s'innesta su due pareti di marmo sulle quali ci sono delle iscrizioni dedicate a famosi personaggi che sono vissuti a Pescara, come la marchesa Vittoria Colonna o Francesco Ferdinando D'Avalos. Negli anni '90 all'imbocco del ponte sono stati aggiunti dei pilastri di bronzo con dei bassorilievi di Giuseppe di Prinzio e Andrea Cascella che rievocano scene rurali abruzzesi.


Un altro ponte presente da molto tempo sul fiume Pescara è il ponte D'annunzio che ha subito una ristrutturazione nel 2005, prende il nome del grande poeta che è nato in questa città, infatti collega proprio Piazza Garibaldi, cuore della Pescara vecchia dove ha sede la casa natale del Vate, al cuore della città nuova. Nei pressi di questa struttura ci sono altri due attraversamenti del fiume:
  •  il "ponte di ferro" dedicato alla viabilità ciclopedonale, in passato, invece, era adibito al passaggio dei treni ma fu dismesso negli anni'80, in seguito alla costruzione dell'attiguo cavalcavia. La riqualificazione è stata molto utile sia per i pedoni che per i ciclisti che vogliono evitare il traffico che c'è sul ponte D'Annunzio.
  •  il cosiddetto "caronte" che non ha visto mai la luce. Si tratta di una piattaforma, che attualmente giace ancorata al lato del fiume, che permetteva alle persone di attraversare il corso d'acqua per raggiungere l'altra riva.

I ponti moderni

Negli ultimi anni lo skyline della città di Pescara è stato ridisegnato, soprattutto a causa dell'edificazione di ponti che l'hanno resa più moderna e attraente per i turisti e per tutti gli studenti che vengono nella città per frequentare l'università. Le opere architettoniche che non possono passare inosservate sono due: il ponte del mare e il ponte Flaiano.


Il ponte del mare fu costruito nel 2009 sul porto canale, per collegare la riviera sud con quella nord, può essere attraversato solo da pedoni e biciclette, infatti presenta due corsie fisicamente separate. La sua costruzione ha permesso di abbattere le rivalità tra le rive del fiume, in questo modo si è creato un unico lungomare. Questo ponte ha un design molto moderno: è retto da un unico pilastro collocato sulla riva nord dal quale partono dei tiranti che lo sorreggono, sembra una vela che si spiega al vento. Di notte viene illuminato da differenti luci colorate che mutano nel tempo, il colpo d'occhio è sbalorditivo, tanto che è diventato l'emblema di molti innamorati che lasciano un lucchetto, con la loro data del cuore, sulle sue ringhiere e fa da sfondo anche a moltissimi matrimoni.


Ultimo nato della città di Pescara è il ponte Flaiano, inaugurato nel 2017, è stato pensato per decongestionare la città dal traffico e favorire gli spostamenti sia a nord che a sud, quando si giunge alla città con l'asse attrezzato. Il suo design moderno ha modificato molto il profilo di Pescara rendendola una città sempre più aperta al futuro. É costituito da una struttura in ferro alta 58 metri con una forma sinuosa a cui sono ancorati i tiranti ed è disseminata di pannelli solari, che alimentano la maestosa illuminazione che gli permette di risaltare di notte. Oltre che varie corsie per le macchine, presenta anche una pista ciclopedonale che si raccorda con altri snodi cittadini.

Un ponte che non vedrà mai la luce a Pescara è il "ponte del cielo", la sua costruzione fu bloccata nel 2016. Doveva essere una passerella circolare di 84 metri che sarebbe dovuta sorgere nel mare, dietro alla nave di Cascella, simbolo del lungomare pescarese.