martedì 9 aprile 2019

Pescara e i suoi ponti


Pescara è un centro relativamente giovane, fu proclamata città solo nel 1927, visitandola si scorgono principalmente edifici moderni e contemporanei infatti, molti di quelli più antichi, sono stati rasi al suolo dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, nel 1943.

Le opere urbanistiche su cui l'amministrazione di questo capoluogo di provincia si è maggiormente concentrata sono, senz'altro, i ponti. Questa scelta ha un senso in quanto Pescara è una città a cavallo di un fiume che porta il suo stesso nome quindi, agevolare il passaggio di persone e mezzi da un versante all'altro della città, è sempre un fattore positivo per la crescita urbana.

Il primo ponte di Pescara:la storia dell'unione di due centri

Il primo nome di Pescara, durante l'epoca romana, fu Aternum, l'agglomerato cittadino si trovava a sud del corso d'acqua e, proprio in questo punto, con il passare dei secoli, si consolidò sempre più. Nel 1807 a nord del fiume, a causa della elevata densità di popolazione, fu proclamato un nuovo comune autonomo: Castellammare Adriatico. Il commercio e gli scambi tra le due cittadine erano molto attivi, quindi, per agevolare il passaggio di merci e di persone attraverso il corso d'acqua, venne presto costruito un ponte.
Inizialmente era un'opera lignea, poi venne sostituita da un traghetto che pendolava tra le due rive e, per finire, si arrivò alla soluzione definitiva: la realizzazione di un ponte di barche. La vicinanza dei due comuni, però, oltre a favorire la crescita, grazie alla condivisione di esperienze e prodotti, creò, ben presto, anche delle gelosie e non ci volle molto affinché i due centri iniziarono una vera e propria lotta per la supremazia del territorio. Il poeta che ha visto la luce proprio a Pescara, Gabriele D'Annunzio, raccontò, con dovizia di particolari, nella novella "La guerra del ponte", contenuta nel libro:"le novelle della Pescara", lo scontro che ci fu tra i due centri.
Nel 1927 nacque la città di Pescara grazie alla fusione con il comune di Castellammare Adriatico, in seguito all'emanazione di un decreto reale.

I ponti storici di Pescara


Pescara ha avuto sempre il bisogno di connettere la zona a nord con quella a sud del fiume, la prima opera grandiosa che permise di collegare stabilmente le due rive fu realizzata nel periodo fascista. Lo racconta Luigi Lopez in:"Pescara dalle origini ai giorni nostri", il ponte Littorio venne progettato da Cerare Bazzani. Era largo 18 metri e lungo 106, decorato con 4 pilastri sormontati da aquile di bronzo, aveva 4 portabandiera e numerosi lampioni alti 20 metri. Al centro c'erano due balconi che permettevano una panoramica sul vicino porto canale.
Il ponte Littorio venne inaugurato nel 1933 ma, durante la guerra, subì numerosi danni a causa dei bombardamenti quindi, quello che si può ammirare adesso, in questa sede, è una ricostruzione fatta nel 1946, si chiama ponte Risorgimento e collega Portanuova a Corso Vittorio Emanuele.

La struttura s'innesta su due pareti di marmo sulle quali ci sono delle iscrizioni dedicate a famosi personaggi che sono vissuti a Pescara, come la marchesa Vittoria Colonna o Francesco Ferdinando D'Avalos. Negli anni '90 all'imbocco del ponte sono stati aggiunti dei pilastri di bronzo con dei bassorilievi di Giuseppe di Prinzio e Andrea Cascella che rievocano scene rurali abruzzesi.


Un altro ponte presente da molto tempo sul fiume Pescara è il ponte D'annunzio che ha subito una ristrutturazione nel 2005, prende il nome del grande poeta che è nato in questa città, infatti collega proprio Piazza Garibaldi, cuore della Pescara vecchia dove ha sede la casa natale del Vate, al cuore della città nuova. Nei pressi di questa struttura ci sono altri due attraversamenti del fiume:
  •  il "ponte di ferro" dedicato alla viabilità ciclopedonale, in passato, invece, era adibito al passaggio dei treni ma fu dismesso negli anni'80, in seguito alla costruzione dell'attiguo cavalcavia. La riqualificazione è stata molto utile sia per i pedoni che per i ciclisti che vogliono evitare il traffico che c'è sul ponte D'Annunzio.
  •  il cosiddetto "caronte" che non ha visto mai la luce. Si tratta di una piattaforma, che attualmente giace ancorata al lato del fiume, che permetteva alle persone di attraversare il corso d'acqua per raggiungere l'altra riva.

I ponti moderni

Negli ultimi anni lo skyline della città di Pescara è stato ridisegnato, soprattutto a causa dell'edificazione di ponti che l'hanno resa più moderna e attraente per i turisti e per tutti gli studenti che vengono nella città per frequentare l'università. Le opere architettoniche che non possono passare inosservate sono due: il ponte del mare e il ponte Flaiano.


Il ponte del mare fu costruito nel 2009 sul porto canale, per collegare la riviera sud con quella nord, può essere attraversato solo da pedoni e biciclette, infatti presenta due corsie fisicamente separate. La sua costruzione ha permesso di abbattere le rivalità tra le rive del fiume, in questo modo si è creato un unico lungomare. Questo ponte ha un design molto moderno: è retto da un unico pilastro collocato sulla riva nord dal quale partono dei tiranti che lo sorreggono, sembra una vela che si spiega al vento. Di notte viene illuminato da differenti luci colorate che mutano nel tempo, il colpo d'occhio è sbalorditivo, tanto che è diventato l'emblema di molti innamorati che lasciano un lucchetto, con la loro data del cuore, sulle sue ringhiere e fa da sfondo anche a moltissimi matrimoni.


Ultimo nato della città di Pescara è il ponte Flaiano, inaugurato nel 2017, è stato pensato per decongestionare la città dal traffico e favorire gli spostamenti sia a nord che a sud, quando si giunge alla città con l'asse attrezzato. Il suo design moderno ha modificato molto il profilo di Pescara rendendola una città sempre più aperta al futuro. É costituito da una struttura in ferro alta 58 metri con una forma sinuosa a cui sono ancorati i tiranti ed è disseminata di pannelli solari, che alimentano la maestosa illuminazione che gli permette di risaltare di notte. Oltre che varie corsie per le macchine, presenta anche una pista ciclopedonale che si raccorda con altri snodi cittadini.

Un ponte che non vedrà mai la luce a Pescara è il "ponte del cielo", la sua costruzione fu bloccata nel 2016. Doveva essere una passerella circolare di 84 metri che sarebbe dovuta sorgere nel mare, dietro alla nave di Cascella, simbolo del lungomare pescarese.