Pescara è un centro relativamente
giovane, fu proclamata città solo nel 1927, visitandola si scorgono
principalmente edifici moderni e contemporanei infatti, molti di quelli più
antichi, sono stati rasi al suolo dai bombardamenti della seconda guerra
mondiale, nel 1943.
Le opere urbanistiche su cui
l'amministrazione di questo capoluogo di provincia si è maggiormente
concentrata sono, senz'altro, i ponti.
Questa scelta ha un senso in quanto Pescara è una città a cavallo di un fiume
che porta il suo stesso nome quindi, agevolare il passaggio di persone e mezzi da
un versante all'altro della città, è sempre un fattore positivo per la crescita
urbana.
Il primo ponte di Pescara:la storia dell'unione di due centri
Il primo nome di Pescara, durante l'epoca
romana, fu Aternum, l'agglomerato cittadino si trovava a sud del corso d'acqua
e, proprio in questo punto, con il passare dei secoli, si consolidò sempre più.
Nel 1807 a nord del fiume, a causa della elevata densità di popolazione, fu
proclamato un nuovo comune autonomo: Castellammare
Adriatico. Il commercio e gli scambi tra le due cittadine erano molto
attivi, quindi, per agevolare il passaggio di merci e di persone attraverso il
corso d'acqua, venne presto costruito un ponte.
Inizialmente era un'opera lignea, poi
venne sostituita da un traghetto che pendolava tra le due rive e, per finire,
si arrivò alla soluzione definitiva: la realizzazione di un ponte di barche. La vicinanza dei due
comuni, però, oltre a favorire la crescita, grazie alla condivisione di
esperienze e prodotti, creò, ben presto, anche delle gelosie e non ci volle
molto affinché i due centri iniziarono una vera e propria lotta per la supremazia
del territorio. Il poeta che ha visto la luce proprio a Pescara, Gabriele D'Annunzio, raccontò, con
dovizia di particolari, nella novella "La guerra del ponte",
contenuta nel libro:"le novelle della Pescara", lo scontro che ci fu
tra i due centri.
Nel 1927 nacque la città di Pescara grazie alla fusione con il comune
di Castellammare Adriatico, in seguito all'emanazione di un decreto reale.
I ponti storici di Pescara
Pescara ha avuto sempre il bisogno di
connettere la zona a nord con quella a sud del fiume, la prima opera grandiosa
che permise di collegare stabilmente le due rive fu realizzata nel periodo fascista. Lo racconta Luigi
Lopez in:"Pescara dalle origini ai giorni nostri", il ponte Littorio venne progettato da
Cerare Bazzani. Era largo 18 metri e lungo 106, decorato con 4 pilastri
sormontati da aquile di bronzo, aveva 4 portabandiera e numerosi lampioni alti 20
metri. Al centro c'erano due balconi che permettevano una panoramica sul vicino
porto canale.
Il ponte Littorio venne inaugurato nel
1933 ma, durante la guerra, subì numerosi danni a causa dei bombardamenti
quindi, quello che si può ammirare adesso, in questa sede, è una ricostruzione
fatta nel 1946, si chiama ponte Risorgimento
e collega Portanuova a Corso Vittorio Emanuele.
La struttura s'innesta su due pareti di
marmo sulle quali ci sono delle iscrizioni dedicate a famosi personaggi che
sono vissuti a Pescara, come la marchesa Vittoria Colonna o Francesco
Ferdinando D'Avalos. Negli anni '90 all'imbocco del ponte sono stati aggiunti
dei pilastri di bronzo con dei bassorilievi di Giuseppe di Prinzio e Andrea
Cascella che rievocano scene rurali abruzzesi.
Un altro ponte presente da molto tempo
sul fiume Pescara è il ponte D'annunzio
che ha subito una ristrutturazione nel 2005, prende il nome del grande poeta
che è nato in questa città, infatti collega proprio Piazza Garibaldi, cuore
della Pescara vecchia dove ha sede la casa natale del Vate, al cuore della
città nuova. Nei pressi di questa struttura ci sono altri due attraversamenti
del fiume:
- il "ponte di ferro" dedicato alla
viabilità ciclopedonale, in passato, invece, era adibito al passaggio dei treni
ma fu dismesso negli anni'80, in seguito alla costruzione dell'attiguo
cavalcavia. La riqualificazione è stata molto utile sia per i pedoni che per i
ciclisti che vogliono evitare il traffico che c'è sul ponte D'Annunzio.
- il cosiddetto "caronte" che non ha visto mai la
luce. Si tratta di una piattaforma, che attualmente giace ancorata al lato del
fiume, che permetteva alle persone di attraversare il corso d'acqua per
raggiungere l'altra riva.
I ponti moderni
Negli ultimi anni lo skyline della
città di Pescara è stato ridisegnato, soprattutto a causa dell'edificazione di
ponti che l'hanno resa più moderna e attraente per i turisti e per tutti gli
studenti che vengono nella città per frequentare l'università. Le opere
architettoniche che non possono passare inosservate sono due: il ponte del mare
e il ponte Flaiano.
Il ponte
del mare fu costruito nel 2009 sul porto canale, per collegare la riviera
sud con quella nord, può essere attraversato solo da pedoni e biciclette,
infatti presenta due corsie fisicamente separate. La sua costruzione ha
permesso di abbattere le rivalità tra le rive del fiume, in questo modo si è
creato un unico lungomare. Questo ponte ha un design molto moderno: è retto da
un unico pilastro collocato sulla riva nord dal quale partono dei tiranti che
lo sorreggono, sembra una vela che si spiega al vento. Di notte viene
illuminato da differenti luci colorate che mutano nel tempo, il colpo d'occhio
è sbalorditivo, tanto che è diventato l'emblema di molti innamorati che lasciano
un lucchetto, con la loro data del cuore, sulle sue ringhiere e fa da sfondo
anche a moltissimi matrimoni.
Ultimo nato della città di Pescara è il
ponte Flaiano, inaugurato nel 2017,
è stato pensato per decongestionare la città dal traffico e favorire gli
spostamenti sia a nord che a sud, quando si giunge alla città con l'asse
attrezzato. Il suo design moderno ha modificato molto il profilo di Pescara
rendendola una città sempre più aperta al futuro. É costituito da una struttura
in ferro alta 58 metri con una forma sinuosa a cui sono ancorati i tiranti ed è
disseminata di pannelli solari, che alimentano la maestosa illuminazione che
gli permette di risaltare di notte. Oltre che varie corsie per le macchine,
presenta anche una pista ciclopedonale che si raccorda con altri snodi
cittadini.
Un ponte che non vedrà mai la luce a
Pescara è il "ponte del cielo",
la sua costruzione fu bloccata nel 2016. Doveva essere una passerella circolare
di 84 metri che sarebbe dovuta sorgere nel mare, dietro alla nave di Cascella,
simbolo del lungomare pescarese.