sabato 14 ottobre 2017

Passeggiando per l'abruzzo...Penne e Loreto Aprutino

Ciao!
Forse ancora non ve l'ho detto ma io sono abruzzese, non ho mai tanto desiderato esplorare la mia terra come quando sono stata lontana per un po', quindi ora che sono di nuovo nella patria dei pastori e degli arrosticini, come molti la conoscono, ho deciso di girare il più possibile e raccontare le mie mini gite qui sul mio blog.

In questo post parlerò di due paesi in provincia di pescara Penne e Loreto Aprutino. Ve ne parlo in un solo post perchè sono molto vicini e ne incontrerete uno dietro l'altro quindi potete approfittare e fare tappa in entrambi.

Venendo da Pescara incontrerete per primo Lorteto Aprutino, ci passerete vicino se state andando a Penne. Vi consiglio di fare una sosta. La strada passa proprio nel centro città quindi appena potete parcheggiate.
Se venite da Pescara ci sono anche degli autobus direzione Penne che si fermano anche in questo paesino. Se doveste trovate gli orari, fatemeli sapere perchè io personalmente sul sito della TUA, i trasporti pubblici abruzzesi ,non ci capisco niente.
Non occorre una piantina perchè ci sono poche stradine e vi ritroverete presto in un dedalo di viuzze e scalinate, è il paradiso se siete amanti della fotografia perchè ogni angolo vi riserverà uno scorcio inaspettato.





Io ci sono andata un week end di Ottobre e anche se ci sono delle cose da vedere ho trovato tutto chiuso. C'è il 
  • museo acerbo delle ceramiche dei castelli (Tel: 085 8291589).


  •  museo dell' olio (Tel: 085 829 1589, non avete le traveggole è lo stesso numero di telefono di prima perchè hanno un' unica gestione) adatto soprattutto ai bambini.


Nella vostra passeggiata selvaggia troverete anche moltissime chiese e cappelle anche queste quasi tutte chiuse. Di rilievo è il castello Chiola che svetta tra le case ed è la prima struttura visibile quando state percorrendo la strada per arrivare al paese. Ospita un Hotel ed un ristorante con piatti molto ricercati. Occasionalmente organizza degli eventi quindi tenete d'occhio il suo sito internet, se siete interessati a viaggi enogastronomici.


Riprendendo la macchina e facendo altri 20 minuti di strada si arriva a Penne il borgo entrato nel club dei più belli d' Italia, come dice un cartello al suo ingresso.

Molto meglio se ci arrivate in macchina usando il navigatore o i molteplici cartelli presenti sulla strada. Quando giungete in un viale alberato potete parcheggiare; raggiungete quindi porta San Francesco passeggiando nel verde del parco se avete dei bambini di sicuro apprezzeranno il parco giochi.




Entrati in questa porta vi ritroverete in un dedalo di viuzze non vi servirà una cartina perchè difficilmente vi perderete anche perchè sporadicamente ci sono dei cartelli con delle frecce gialle su sfondo rosso che vi indicano i punti d'interesse della città. In tutti modi  anche bello perdersi in un posto nuovo ed ammirare gli scorci che vi permettono di vedere la montagna tra le piccole stradine. Sicuramente incontrerete un fotografo con delle foto storiche in vetrina e sarete sorpresi di vedere che proprio la via che avrete percorso poco prima nei tempi passati era battuta da pastori con le pecore.

Passeggiando troverete anche svariate chiese e molteplici palazzi medievali molti dei quali chiusi ed altri recintati con nastri per non fare avvicinare in quanto potrebbero essere pericolanti. E' brutto vedere su tutte le case dei cartelli con scritto "vendesi ed affittasi" la parte alta del paese sembra quasi totalmente spopolata.






Per la strada mi sono imbattuta in due musei: quello di arte contemporanea e moderna ed il museo archeologico, a questi l'entrata è combinata pagando un biglietto solo. Vi consiglio di prenotare la visita con una mail pinna.vestinorum@virgilio.it o una telefonata al numero 0858211727 o 3298823022.
Io non ho visitato le strutture ma ho visto  che arrivando davanti al museo archeologico, la cui piazza antistante ospita anche una statua di Cascella che entrando nel cortile del palazzo ci sono dei bagni. Quindi se vi scappa potete approfittare.




Poco più avanti del museo c'è il duomo che è stato completamente distrutto di bombardamenti della guerra, all' interno ho incontrato due simpatiche signore che si sono offerte, in cambio di qualche soldino per la chiesa di portarmi nella cripta. La chiesa è totalmnte spoglia in quanto appunto come dicevo è stata bombardata ma all' interno potete trovare molte foto in bianco e nero dei tempi andati, nella cripta invece sci sono ancora degli affreschi molto interessanti.







Usciti dal duomo e girando ancora per le stradine vi ritroverete per il corso con i portici per finire in una grande piazza dove è stata costruita di recente una fontana, andando avanti raggiungerete un' altra piazza con il monumento in memoria ai martiri pennesi eretto come dice Wikipedia per:"punizione del governo borbonico a causa dei moti risorgimentali accaduti in quell' anno, in cui otto tra gli insorti vennero fucilati a Teramo".




Se volete fare una sosta potete approfittare dei vari bar che si trovano nella piazza centrale o quelli che incontrerete per tornare alla vostra auto lungo il viale alberato.

Vi saluto alla prossima gita.


Lo SVE: come viaggiare e crescere gratis

Ciao!
Oggi vorrei scrivere un post che mi sta molto a cuore perchè anche io sono reduce da un esperienza SVE, che è la stessa che mi ha indotto ad aprire questo blog.
Partiamo dall' inizio cos'è lo SVE?
E' un acronimo che sta per Servizio Volontario Europeo
Chi può farlo? 
E' dedicato ai giovani ,si può partecipare dai 17 ai 30 anni;  anche avere 30 anni e 11 mesi vi permette di fare la domanda quindi non perdete tempo!
Questo progetto si trova all'interno del programma Erasmus+ insieme a molti altri; Qui il link per visitare i portale del sito ANG dove troverete tutte le informazioni che cercate. 

Molti non conoscono lo SVE, io ero una di quelli, ho saputo della sua esistenza proprio alla soglia dei miei trent'anni e visto che poteva essere la mia ultima possibilità per andare all' estero ho rischiato ma io vi consiglio di usufruire di questa grande opportunità, che vi da Europa, prima!  
accantonate le paure ed i legami ,ve lo dice una che ha tante paure e tanti legami, e partite perchè è un viaggio è fondamentale per la crescita di ognuno.



Partiamo dalle informazioni reali, quando si decide di fare lo SVE non si può andare da soli si ha bisogno di un'associazione che vi supporta, ne avrete due, una del paese da dove partite, nel nostro caso l'italia ,e l'altra che vi accoglierà nel paese dove volete andare, saranno loro ad aiutarvi in tutte le cose.
Quindi informatevi su internet se nella vostra regione c'è un associazione che manda volontari SVE, c'è un database facile da consultare a questo sito: https://europa.eu/youth/volunteering/evs-organisation_en
Potete rivolgervi anche ad un'associazione di una regione limitrova, scrivete una mail presentandovi e dicendo ciò che vi piace fare perchè.
Un'altra cosa che dovete sapere è ciò che vi piacerebbe fare, perchè lo SVE si fa per progetti i quali sono in ambiti differenti: i bambini, i disabili, gli anziani, la natura, l'informatica, l' europa, ecc.
L'associazione vi darà tutte le informazioni utili, vi supporterà e vi aiuterà a cercare un'altra associazione nel paese dove volete andare (preparatevi a scrivere centinaia di mail).

Ci sono due modi per partecipare ad uno SVE:

  • scrivere voi stessi un progetto e proporlo all' associazione ospitante
  • partecipare ad una call, quindi ad un progetto già approvato attraverso una selezione.
Io ho partecipato ad uno SVE scrivendo il progetto (sempre aiutata dall' associazione), in questo caso, passano dei mesi in cui l'ang deve valutare i progetti e decidere quali finanziare. Se il responso dovesse  essere negativo, non vi preoccupate, potete riprovare tutte le volte che volete, ho conosciuto molti volontari che hanno fatto domanda anche per tre anni prima di essere accettati.


Le call aperte le potete trovare nel database che vi ho segnalato prima: fate una ricerca a seconda del paese dove volete andare e l'ambito che vi interessa e mandate la vostra candidatura, si tratta di inviare una lettera di presentazione/motivazione e il vostro CV. Molte volte è richiesta la conoscenza dell' inglese  ma non è indispensabile. Vi consiglio di mandare diverse candidature, se verrete ricontattati si tratterà solo di fare una video chiamata tramite skype, nella quale vi verrà spiegato il progetto e valutata la vostra motivazione. Quest' ultima è fondamentale: fate capire che volete partire perchè le associazioni non vogliono ritrovarsi senza volontario proprio poco prima della partenza e questo sccede spesso purtroppo.

Una volta che siete stati selezionati potete festeggiare perchè il finanziamento dell' unione europea coprirà tutte le spese:
  • viaggio
  • vitto
  • alloggio
  • pocket money
Avete capito bene non dovete pagare niente, il viaggio di andata e ritorno verso la località dove volete andare è pagato (se nel frattempo volete tornare a casa qualche volta dovete pagarvi i voli e i trasporti da soli), avrete un appartamento o vivrete in una famiglia (a seconda dell'associazione) e tutti i pasti saranno spesati, in più a seconda della nazione scelta, mensilmente, vi verrà dato un pocket money per le spese personali all' incirca 100 euro.
Ho parlato con molti volontari alcuni ricevevano 500 euro al mese e dovevano trovarsi la casa, fare la spesa, ecc. Altri solo i 100 euro perchè vivevano in famiglia.

Le attività che farete nello SVE sono le più varie, a seconda del progetto che avrete scelto, ma non vi occuperanno più di 30 ore a settimana, cioè circa 6 ore al giorno per cinque giorni perchè avrete diritto  settimanalmente di due giorni consecutivi di pausa, di solito sabato e domenica ma non è detto.
Non vi ho ancora convinti a partire? Avete due giorni di ferie al mese, una copertura assicurativa favolosa che vi paga qualsiasi medicina o visita che dovete fare s conoscerete una nuova lingua, nuovi amici e viaggerete tantissimo.

Vi dico questo perchè durante la vostra avventura dovrete fare due formazioni: la prima all'arrivo (circa un mese o due dopo che siete arrivati) in una città diversa dalla vostra, sempre con tutte le spese di viaggio vitto e alloggio coperte ed una intermedia, alla metà del vostro percorso. In queste conoscerete tanti giovani che, come voi, stanno facendo la stessa esperienza che vi potranno ospitare nella loro città e che voi potrete ospitare: altre prospettive di viaggio gratis.

Spero che ora siete convinti, potete fare un esperienza da 2 mesi a 12 mesi non perdete questa occasione unica!

Buon viaggio!

Ho voluto sfidare le mie paure: Parco avventura Majella

Ciao!
Premetto due cose: a me non piace la montagna e soffro di vertigini,  nonostante questo ho deciso di provare e visitare il Parco avventura Majella, che si trova nella località piana delle mele  a Guardiagrele, Abruzzo.Vvi lascio qui i contatti: 
mail:info@parconaturalemajella.it
telefono:0871335544

La cosa che mi ha spinto ulteriormente sono stati i buoni sconto che ho ottenuto con il programma "un' attenzione in più della kinder".  
Per il parco avventura majella si può usare per due persone paganti il bbiglietto intero che costa ben 20 euro, si per me è un po' caro nonostante i servizi che ti offre, non li avrei spesi, ma solo perchè non ho uno stipendio fisso. I pressi per i pargoli scendono, quelli al di sotto di 1.40 pagano 16,00 euro e quelli proprio piccoli solo 7.
Io vi consiglio di dedicare a questo parco una giornata intera, non che serve un giorno per visitarlo ma non pensate:" ah faccio questo la mattina e il pomeriggio mi scalo una montagna..." no non ce la farete, ancor più se avete dei bambini, dopo questa esperienza mangeranno e si metteranno a dormire fidatevi.
Il consiglio è andare al parco la mattina ed il pomeriggio fare una passeggiata in paese a Guardiagrele, prendendovi una bella "sisa di monaca" il dolce tipico del posto. Questo parco è consigliato a tutti coloro che risiedono nelle vicinanze o per coloro che passano in montagna vari giorni e vogliono fare qualcosa di diverso.
E' un espeienza consigliata sia ad adulti che a bambini però devo elencarvi alcune situazioni in cui dovete evitarla:
  • se soffrite di vertigini, lasciate proprio perdere, non vale la cosa:"ah ma una volta lì la paura mi passa!", non ti passa e non puoi nemmeno fare a meno di guardare giù.
  • se siete in una comitiva e ci sono persone che non vogliono fare questa attività, dovrebbero stare al bar a guardarvi fare tarzan per tre ore, si annoierebbero a morte. Decidete di fare una cosa che piace a tutti.
  • se avete dei bambini che non l'hanno mai fatto o sono timorosi, anche se si può guardarli da sotto, non fateli andare da soli imbracatevi anche voi e accompagnateli!
Il parco natura, è un format molto conosciuto in tutta italia, ce ne sono varie tipologie in diverse regioni, io non c'ero mai andata ed il parco avventura majella mi è sembrato molto ben organizzato professionale pulito e sicuro soprattutto.


Consta di vari percorsi che si snodano tra gli alberi a varie altezze fino ai 7 metri da percorrere in tutta sicurezza con imbracature e doppi moschettoni attraversando diversi tipi di giochi più o meno difficili.
Non ci vuole nessuna preparazione fisica particolare, se riuscite a correre, camminare ed alzare due bottiglie d'acqua da due litri ce la farete ad affrontare anche questo percorso; ci vuole solo un po' di "coraggio" e, fidatevi, una volta che avrete finito un percorso sarete soddisfatti di voi stessi e quasi quasi ne farete anche un altro.
Ci sono vari tipi di itinerari quelli verdi semplici, quelli blu un po' più difficili, quelli rossi ed infine quello nero. Prima di salire su ogni percorso c'è scritto la durata e la difficoltà.
Per tutto il parco sono presenti sempre degli istruttori pronti ad aiutarvi , anche salendo fino al punto dove vi trovate per calarvi a terra, se proprio non riuscite.
Sono gentili e molto cordiali, non riuscirete mai nell' impresa di farvi dare del tu, vi daranno tutti rigorosamente del lei!
Navigando sul sito ed anche contattandoli per e mail (la risposta è celere ed assicurata)vedrete che è consigliata la prenotazione in modo che, una volta arrivati, avrete l'ingesso assicurato all'orario che vorrete. Sappiate che dal momento in cui farete i biglietti a quello in cui effettivamente potrete salire passerà una mezz' oretta in quanto dovrete ritirare l'equipaggiamento, indossarlo e sentire la spiegazione dello staff sull' uso corretto dell' attrezzatura e dei percorsi.


Il vostro turno dura tre ore e io penso sia un tempo ottimale: se siete bravi riuscite a fare anche tutti i percorsi se siete degli scarsoni con la paura delle altezze, come me, ne farete 4, in tranquillità, e 6, se vi date una mossa. Io ho scelto solo quelli più facili: i verdi ed i blu che a me sono sembrati comunque difficili.
Potete uscire dal recinto dei percorsi tutte le volte che volete trovate: un bar, una fontana per bere e anche dei bagni chimici, su tripadvisor ho letto che ci sono anche dei bagni normali ma io non li ho trovati, mi sono accontentata di quelli chimici che non mi piacciono ma fanno il loro dovere
Credo di avervi fornito tutte le informazioni necessarie come sempre!

Buon viaggio :)

lunedì 2 ottobre 2017

Malaga in un pomeriggio

Posso assicurarvi che non è l'ideale visitare una città, soprattutto se si tratta di una meta turistica molto famosa, in un pomeriggio ma qualche volta il tempo è tiranno ed è meglio esplorare il più possibile quando si trova in un posto nuovo.
Un giretto veloce in una città ci può subito far vedere se si tratta di un luogo che fa vibrare le nostre corde emotive, uno di quei posti dove potresti lasciarci il cuore, oppure no così da evitarlo in un prossimo viaggio.
Per fare un itinerario così veloce è opportuno rivolgersi ad una persona che conosce bene la città, infatti io devo ringraziare Tiziana una persona davvero speciale che mi ha portato in giro per Malaga in poche ore facendomi ammirare tutte le sue bellezze.
E' superfluo dire che in un pomeriggio non si possono visitare musei chiese e siti d'interesse, si può sfruttare questo percorso, ad esempio, il primo giorno che si arriva in una città per capire dove ci si trova e dare uno sguardo di massima al luogo.

Malaga è una città di mare, visitata soprattutto in estate quindi se volete una vacanza tranquilla dovete scegliere un periodo fuori stagione per recarvi in questa meta.
L'itinerario parte da plaza della marina, da dove si può raggiungere anche la noria, che nient' altro è che la ruota panoramica ma, se seguite il tour, scoprirete  che si può vedere Malaga dall'alto, anche in un altro modo.


Da qui potete costeggiare il lungomare, sulla via paseo del parque, senza però poterlo scorgere in quanto si tratta di su una passeggiata molto piacevole e fresca perchè  all' interno di un parco  lussureggiante, intervallato da piazzette e giochi per bambini. alla fine vi ritroverete in una grande piazza e finalmente potete scorgere l'acqua, passerete affianco ad un edificio cubico e molto colorato si tratta del centre Pompidou, un museo di arte moderna e contemporanea, proseguite in un sottopasso  e vi ritroverete sulla spiaggia simbolo della città.

centre pompidou
Non sarà difficile individuare  la scritta malagueta realizzata con una nuance ed una texture  che la fanno sembrare come se fosse stata costruita con paletta e secchiello. Una foto qui è d'obbligo.



Qui potete vedere la famosa scritta che sembra fatta di sabbia "Malagueta"
Se cercate dell' ombra o un po' di relax dopo un bagno rinfrescante potete utilizzare le palme contigue alla spiaggia, se invece volete continuare il giro turistico potete, ripercorrere la strada in senso opposto e svoltare per la travesia pintor nogales, perdervi nel cuore della città, qui troverete un chiosco d' informazioni dove potete "preguntar un mapa" e chiedere gli orari ed i costi di tutti i musei informandovi anche sulle riduzioni e sui giorni in cui l'ingresso è gratuito. Di fronte troverete l'alcazaba, il castello di origine musulmana che domina la città.

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Ingresso dell'Alcazaba
Qualche passo più in là invece vi imbatterete nell'auditorium romano che, dalla strada, potrete ammirale da una posizione soprelevata.



ecco l'auditorium romano ruotato come di consueto...:(
Un po' più avanti non passerà inosservato il locale simbolo della città chiamato El pimpi lo riconoscerete per l'insegna variopinta e le grandi botti, anche se non avete intenzione di fermarvi a prendere qualcosa il mio invito è di entrarci e di ammirarlo, è una sorta di labirinto con corridoi stretti fotografie di personaggi famosi e perfino cortili con i fiori. Potete ammirare diverse architetture fino a ritrovarvi di nuovo in strada dove vedrete un piccolo localino quasi "un buco" denominato anch' esso pimpi, è il posto da dove tutto questo ha avuto inizio.



Una visione dell' interno del Pimpi

Andando un po' verso sud passerete davanti al museo di Picasso che potrete riconoscere anche perchè nei giorni in cui l'ingresso è gratuito c'è una fila copiosa.
Scendendo per calle san agustin incontrerete la cattedrale gotica, il cui ingresso si trova a plaza obispo.





Scendendo per questa via all'angolo ci sarà un grande hotel l' HC malaga palacio, se non vi trovate in un week end entrate senza paura anche se i vostri vestiti non sono dei più eleganti e dite all'addetto all' ascensore che volete andare sulla terrazza, qui spalancherete gli occhi dalla meraviglia, c'è una piscina da favola e una vista mozzafiato. Accomodatevi al bar e degustate un calice di vino con un investimento ridotto tra i 4/5 euro e potete godere: della vista, di un bagno davvero di lusso anche se un po' scuro, sorseggiare una bevanda fresca e rifocillarvi con una piccola tapas. E' consigliabile recarvi qui nel tardo pomeriggio perché non ci sono zone all'ombra.



La vista che si gode dall' hotel
Una volta finita la vostra pausa potete rifare la strada al contrario e girando a calle sta. maria ritrovarvi in men che non si dica ,guardando le vetrine dei negozi di souvenir, a plaza de la constitucion, da qui potete continuare il vostro shopping o riposarvi sulle panchine per guardarvi intorno.

Vi invito a percorrere una piccola stradina pedonale vicino al pimpi dove vi ritroverete letteralmente immersi nei murales e di scorgere sui lati degli edifici le opere di artisti di strada costituite da tessere di mosaico, avete trovato la balleria di flamenco?


Come sempre Buon viaggio!

venerdì 1 settembre 2017

Cuenca la città che non ti aspetti

Quando si arriva a Cuenca sembra di essere giunti in un'oasi in mezzo al deserto, infatti sei erge in una zona montuosa ricca di boschi nel paesaggio brullo di Castilla - La Mancha, la regione nota per i suoi mulini a vento e per Don Chisciotte. Se decidete di visitare questa città, dichiarata  patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco, preparatevi a tante salite e gradini perchè è un centro storico che si sviluppa su una collina immersa in un paesaggio naturale molto suggestivo. Il consiglio è alloggiare in uno dei tanti hotel o b&b che si trovano nella parte alta, in quanto i collegamenti urbani (piccoli autobus) con la zona nuova non sono molto efficienti; l'alternativa sono i taxi o, se avete l'auto, i posteggi a pagamento. Se volete un alloggio prezioso dovete per forza prenotare una camera nel "Parador", un ex convento che è collegato da un ponte di legno al centro storico, immerso in una vallata da cui si gode una vista mozzafiato, in alternativa potete recarvici in visita e sorseggiare qualcosa al bar.


Trascorrete a Cuenca almeno una notte così da vederla illuminata e non potete mancare una sosta nei tanti localini che si trovano nelle piccole viuzze a lato della piazza centrale dove si erge la cattedrale gotica, almeno dall'esterno (la cui entrata è a pagamento), nelle chiese spagnole non si sa mai che stile o che mix di stili vi potete ritrovare quando entrate.

 

Salite fino al punto più alto, al tramonto, per godere di un'arietta fresca, d'estate, e di un paesaggio mozzafiato; se la luce non è andata via del tutto, riuscirete anche a scorgere "gli occhi di Cuenca" che vi scruteranno dalla montagna. Passeggiate per "las calles" del borgo perdendovi  in spazi angusti, improvvisamente vi ritroverete su ampie balconate, dove ammirare viste da cartolina.

Gli occhi di Cuenca
 (come sempre blogger mi gira le foto...-.-''')





La città di Cuenca è circondata da ben due fiumi: Jucar e Huecar che rendono il clima mite le mattine e le sere d'estate e molto rigido d'inverno. Da questa città partono numerosi sentieri immersi nel verde per visitare i dintorni a piedi, che saranno molto apprezzati da tutti gli amanti del trekking. Potete approfondire i dintorni che io non ho avuto modo di visitare in particolar modo la vicina "città incantata" un percorso nella natura per ammirare dei sassi plasmati da vento ed acqua che hanno acquistato forme molto particolari, da raggiungere per forza in macchina

Cuenca offre moltissimi musei,  da non perdere è il "Museo de Arte Abstracto Español", si tratta di una fondazione che si trova all'interno di una "casa colgada": un edificio costruito letteralmente sulla roccia, simbolo della città; l'entrata è gratuita e permette sia di ammirare le opere d'arte che di usufruire di viste suggestive attraverso le finestre.





Il museo che proprio non ti aspetteresti di trovare, invece, è quello dedicato alla scienza (Museo de la ciencia de Castilla- la Mancha), molto adatto per i bambini, ospitato in un edificio moderno che però si integra in modo perfetto con le case colorate della città grazie alle sue cromie. Si trova al di là del "ponte" che ospita il comune, proprio sotto a questa arcata troverete anche l'ufficio del turismo che vi potrà dare la mappa e tante informazioni.
Per tornare al museo della scienza di Castilla- La mancha esso presenta anche un planetario e quest' anno (2017) ha visto una ristrutturazione quindi lo troverete più bello e ricco di informazioni, l'entrate è a pagamento e potete fare diversi tipi di biglietti.
Usciti da questo e salendo ancora incontrerete una piazza ultramoderna, si tratta più che altro di un bel vedere con una scultura sospesa ed un'antica torre,un po' pendente, in realtà, proprio questo edificio rende lo spazio fruibile in quanto crea un ombra che ruota durante le ore del giorno permettendo di sostare sulle varie panchine e sedie in stile moderno che adornano lo spazio. A mio parere ben si integra con le case colorate, un altro tocco particolare presente a Cuenca.


Un altro museo che ho visitato è la foundaciòn Antonio Peréz, si trova poco prima di arrivare alle mura perimetrali sulle quali si possono salire, in una discesa affianco alla via, non potete non notarlo, in quanto sono molti i cartelli che lo indicano. Il biglietto d'ingresso intero è di solo due euro e potete usufruire anche di una quantità di bagni che non avrete mai pensato ce n'è uno ogni poche sale. E' un museo consigliato per i bambini a cui piaceranno le numerose sculture e l'andamento a scale dell' edificio e naturalmente l'esposizione sarà apprezzata anche dagli amanti dell'arte moderna e contemporanea. Si alternano delle zone all' aperto con quelle al chiuso.



Da non perdere è l'esposizione fotografica vicino all' uscita dove potete ammirare delle bellissime foto in bianco e nero che raccontano Cuenca nelle diverse fasi dell'anno, in modo tale da poter guardare negli occhi tutti i suoi abitanti.

Cuenca è una città molto attiva, soprattutto, durante l'estate, qui si svolgono, infatti, molti festival di musica e teatro in varie location, ed anche i locali ospitano intrattenimento musicale soprattutto per giovani.
Io voglio segnalarvi  CONKA STREET si tratta di 3 giorni ricchi di spettacoli di artisti di strada che si esibiscono in degli scorci meravigliosi della città, si svolge a Giugno, seguite la loro pagina facebook per avere degli aggiornamenti costanti. L'evento è totalmente gratuito, sta alla vostra sensibilità donare agli artisti, alla fine dello spettacolo il compenso che credete, mettendo i soldi nella "gorra" cioè cappello, a seconda del vostro gradimento.

Se avete già visitato la Spagna più turistica e siete amanti dell'arte e della natura Cuenca è sicuramente una meta da non perdere.